Tornano a far parlare
di sé. Delle loro difficoltà, dei loro drammi, e delle loro vite impossibili.
Sono i poveri
bitontini.
Vicende di uomini e di intere famiglie che soffrono per la mancanza
di quel presupposto fondamentale di vita che è il lavoro. Per il quale
scenderanno nuovamente per le strade lunedì 10 giugno prossimo, in piazza
Cavour.
Nuovamente, perché già nei mesi scorsi hanno fatto sentire la loro
disperazione “occupando” a più riprese Palazzo Gentile e marciando per le
strade.
«Secondo le nostre stime,
sono almeno 7 mila i bitontini che si trovano in grande difficoltà perchè senza
lavoro – certifica Vito Suriano, vicesegretario cittadino del movimento
politico “Lista civica italiana” – con l’incubo dello sfratto e lo spettro
di dover chiedere soccorso a qualcuno».
Tra questi poveri c’è
Maria Ruggiero, 47 anni, disoccupata, marito senza lavoro e 5 figli da dover
crescere. Da sola, perché ha deciso di separarsi dopo 26 anni di matrimonio. Un
dramma nel dramma: intere famiglie spezzate per le speranze che ormai non ci
sono più.
Ha 32 anni, invece,
Francesca Gravinese. Con i suoi tre figli “campa” con i 400 euro della pensione
di invalidità della sorella, più qualche aiuto comunale. E’ da un anno senza
lavoro. Lo cerca di continuo, ma per adesso nulla. Anche il marito, ex
fruttivendolo, ora non è occupato. «Dove andrò a finire? Cosa mangeranno i
nostri bambini?», si sfoga lei, mentre guarda con preoccupazione la
notifica di sfratto recapitatale qualche giorno fa. Non paga l’affitto da quasi
un anno. «O dobbiamo pagare le bollette, o dobbiamo dare da mangiare ai
nostri figli», si “giustifica”. Scelte drammatiche di vita.
Poi c’è la signora
Lucia Minenna, 45 anni, che qualche mese ha “scomodato” i media locali e
nazionali per far sentire la sua voce, quella dei suoi tre figli, e del marito.
Emblematica la sua storia: fino a qualche mese residente in uno stabile di via
Perrese, “sfrattata” perchè non poteva pagare. Trova “sistemazione” nella case
d’accoglienza della fondazione “Santi Medici Onlus”. Ma soltanto lei con i
figli, perchè il marito va a vivere da tutt’altra parte. Riesce, poi, a trovare
un altro immobile dove abitare. Ma anche qui le cose non vanno, perchè sono
ormai 3 mesi che non paga l’affitto. Chiede continuamente aiuto a tutti, ma le
buone notizie non sono di casa.
Maria, Francesca e
Lucia ci saranno il 10 giugno prossimo, e con loro tutti gli altri. Nel frattempo, la Regione Puglia proprio
nella giornata di ieri ha erogato 20 borse lavoro (13 a Bitonto e 7 a Palo del
Colle), da 450 euro mensili l’una, che saranno erogate fino al prossimo mese di
febbraio. Consentiranno di “occupare” i soggetti interessati in un progetto di
raccolta differenziata, e in un altro di manutenzione urbana.