La Fondazione Giovanni XXIII si trasforma. Da centro sociosanitario che è già punto di riferimento sul territorio pugliese per l’accoglienza di anziani non autosufficienti e disabili, si prepara ad ampliare i suoi servizi di assistenza anche a bambini e ragazzi.
L’onlus ha, infatti, completato il procedimento di fusione con la società di servizio sociale e la fondazione asilo per l’infanzia “Principessa Margherita”. Fusione che ha come fine la nascita di un nuovo aspetto costitutivo che permetterà di affrontare con maggiore forza ed efficacia, l’impegnativa ma necessaria sfida dell’assistenza qualificata alle fasce più fragili della popolazione.
«Aver fuso tutto questo in un unico soggetto dà la possibilità alla Fondazione Giovanni XXIII di riprendere l’iniziale vocazione, che comprende, oltre all’assistenza agli anziani, anche quella dedicata ai più giovani» spiega il presidente Giovanni Procacci, annunciando i prossimi passi dell’importante realtà assistenziale che ha sede in via Dossetti. A partire dall’acquisto di un confinante terreno di 8mila metri quadri per realizzare una nuova struttura per anziani e il primo hospice in Puglia per bambini malati terminali. Un progetto che si affiancherà ai numerosi servizi già attualmente offerti da Villa Giovanni XXIII.
«Abbiamo una residenza sanitaria assistenziale dotata di 115 posti letto (di cui 106 convenzionati con il servizio sanitario nazionale, ndr), una residenza sociosanitaria per disabili con 18 posti, un centro diurno per malati dii Alzheimer con 30 posti letto e un condominio solidale nel centro della città, in cui portiamo servizi assistenziali, lasciando loro la possibilità di essere autonomi, ma in modo protetto. Ora, a seguito della fusione, allargheremo i servizi anche ai più giovani» conclude Nicola Castro, direttore generale della Fondazione.