Questa storia inizia il 20 giugno 2019.
Il consigliere comunale di maggioranza Massimo Lacetera (“sollecitato da vari esponenti del mondo politico, culturale e sociale della città”) prende carta e penna e decide di scrivere alla commissione Toponomastica comunale per una richiesta netta e precisa. Intitolare l’aula bunker dell’ex tribunale di Bitonto a Gaetano Scamarcio, socialista (è stato anche vicepresidente del Partito socialista italiano dal 1979 al 1981), senatore, tre volte sottosegretario di Stato e scomparso il 20 settembre 2014.
Inizia allora un lungo iter burocratico (fatto di riunioni della Commissione competente (soprattutto quella di febbraio 2020), della richiesta fatta al Servizio demografico dell’ex sindaco Michele Coletti, dell’invio della nota ufficiale del responsabile del suddetto Servizio a dicembre 2020) che ha avuto l’ultimo capitolo qualche giorno fa, con il disco verde da parte della Giunta comunale.
L’aula bunker del Tribunale, allora, una volta arrivata autorizzazione prefettizia e preparata la targa, sarà intitolata a Gaetano Scamarcio.
Nato ad Andria nel 1930, professione avvocato, il suo nome è legato e sarà sempre legato alla nostra città. Ha vissuto a Bitonto tra il 1972 e il 1990, più volte eletto nel nostro collegio, consigliere comunale e assessore tra il 1981 e il 1990, grazie alla sua passione e dedizione ha permesso la realizzazione di molte opere pubbliche, tra cui la più significativa è proprio quella dei Palazzi giudiziari in via Francesco Planelli, completati nel 1989, figlio dell’impegno assunto dal senatore andriese durante gli anni in cui è stato sottosegretario di Stato per Grazia e Giustizia.
E inaugurati proprio con l’amministrazione di Michele Coletti, primo cittadino in quegli anni.
Sempre in tema di legame forte tra Bitonto e Gaetano Scamarcio, qualche settimana fa il gruppo consiliare di “Bitonto riformista”, quindi Francesco Natilla e Francesco Scauro, ha avanzato la proposta di intitolazione di una strada al senatore scomparso.