È stata (anche) Bitonto la protagonista, ieri, della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto Antonia Bellomo.
Dalla disamina – svolta alla presenza del sindaco Francesco Paolo Ricci – è emerso che l’attenzione su quel territorio comunale è alta e costante con servizi di prevenzione generale e controllo, modulati periodicamente in relazione alle criticità emergenti e rafforzati da servizi straordinari settimanali ad “alto impatto”, a cui si unisce una incessante attività di contrasto, coordinata dall’Autorità giudiziaria, che negli ultimi anni ha prodotto importanti e significativi con l’arresto di esponenti di spicco della criminalità organizzata qui operante. Ricci, nel dare atto del quotidiano impegno delle forze di polizia, si è fatto portavoce delle preoccupazioni della collettività per un dilagante comportamento contro le regole da parte di alcuni giovani, in molti casi appartenenti ad ambienti criminali, che nelle piazze del centro storico, effettuano scorribande a bordo di bici elettriche incuranti del disagio arrecato a residenti e turisti. Preoccupazione legittima e accolta, tanto che si è concordato di predisporre un ulteriore potenziamento dei controlli in forma congiunta tra polizia locale e gli uomini dei presidi territoriali di polizia, e con il coinvolgimento di esperti della motorizzazione civile per gli accertamenti tecnici di competenza, quale segnale forte di presenza dello Stato sul territorio.
Nel contempo, il primo cittadino bitontino è stato sensibilizzato all’implementazione dei sistemi di videosorveglianza nelle aree più sensibili della città utilizzando le risorse messe a disposizione dal ministero dell’Interno nell’ambito del Programma operativo complementare (POC) “Legalità” 2014 – 2020, che ha attribuito al Comune di Bitonto un finanziamento di 250mila euro. Il prefetto e i vertici provinciali delle forze di polizia hanno, altresì, evidenziato che sulle tematiche della sicurezza, della legalità, e soprattutto su quelle legate alla devianza e al disagio giovanile, così avvertite dalla cittadinanza, occorre che, in parallelo all’azione di prevenzione e contrasto delle Forze dell’Ordine occorre investire sulla prevenzione con azioni concrete orientate a rafforzare i presidi e le agenzie educative e a rimodulare gli interventi in campo rivolgendoli alla diffusione del rispetto delle regole, del senso civico e infondendo nei cittadini e nelle fasce giovanili la consapevolezza che il consumo di droga e l’utilizzo di mercati paralleli alimenta i profitti e lo sviluppo delle attività illegali e criminali.