Da Città Democratica e Progetto Comune riceviamo e volentieri pubblichiamo.
In
data venerdì 13 dicembre scorso si è tenuta un’assemblea sindacale del
personale amministrativo del Comune di Bitonto, in seguito alla quale è stato
proclamato lo stato di agitazione per protestare contro i presunti ritardi
dell’Amministrazione Comunale nel pagamento degli “incentivi
alla produttività” per l’anno 2012.
A
capeggiare la vivace protesta i sindacalisti territorialidi CISL e UIL e l’RSU comunale geom. Marselli, in forza al Comunale
Ufficio Tecnico.
Ora
non ci sarebbe moltissimo da rilevare in tutto ciò, aldilà dell’inveterata
abitudine tutta italiana di dimenticare sistematicamente le questioni ataviche
e incancrenite per poi montare polemiche infuocate su questioni già indirizzate
e in via di risoluzione come anticipato formalmente alle suddette
rappresentanze sindacali.
Lasciano
stupefatti, invece, le sospette e gravidichiarazioni rilasciate agli intervistatori da parte dei rappresentanti
sindacali, in occasione della suddetta assemblea. Dichiarazioni apparse
prontamente, e forse con troppa generosità, sui media, e con le quali siamo in
netto dissenso.
Infatti
le richieste avanzate dal personale sono state tempestivamente avviate a buon
fine, sin da diversi mesi, dall’Amministrazione Comunale, nella persona
dell’assessore Rosa Calò e dall’Ufficio del Personale. Pertanto quando
giungeranno le risposte concrete che si vanno cercando – concretissimo denaro
s’intende! – non ci sarà da ringraziare i sindacalisti Zoli e De Gregorio, ma semplicemente
da prendere atto che, al contrario di quanto per strumentalizzare si è
affermato, questa amministrazione procede in discontinuità rispetto ai
rituali della vecchia politica. E a questo modo d’operare contribuiscono,
assieme a tutta la coalizione, non poco, le liste civiche.
Discontinuità
nella presenza, rispettosa e collaborativa dell’assessore Calò a tutti i
momenti assembleari del personale. Fatto, questo, è bene che si sappia, del
tutto inedito a Palazzo Gentile.
Discontinuità nel riconoscimento di incentivi secondo effettivi
criteri di merito e di produttività, e non a pioggia.
Discontinuità
nel rispetto del lavoro e delle prerogative altrui. Come altrettanto non si può
dire, ad esempio, del sig. De Gregorio, avventuratosi in dichiarazioni dal
sapore prettamente politico, dunque aliene dal suo campo, oltre che palesemente
forzate e infondate.
Discontinuità
nell’attenzione sin qui rivolta al Personale, con mesi e mesi di incontri
persona per persona, nell’intento di comprendere, conoscere, osservare,
ascoltare bisogni, richieste, rimpianti, di tutti e di ciascuno. Una mappatura
completa, priva di qualsivoglia preferenza politica o privata, che ha
fotografato lo stato del Personale del Comune di Bitonto, bisognoso, a detta
degli stessi dipendenti – i più responsabili, può darsi – di razionalizzazione e rinforzi, dopo i drastici tagli
degli ultimi cinque anni, di aggiornamento delle
competenze e di miglioramenti significativi di efficienza.
Altro
che disinteresse! Altro che pigrizia!
Non
sfugge ai conoscitori della materia, inoltre, che si sta sempre e comunque nel
campo della legalità, per cui risultano del tutto fantasiose le paure sui
rischi dei presunti ritardi. In un anno funestato da eventi politici che hanno
portato – sempre per legge – i bilanci comunali a ritardi assurdi, certe
recriminazioni appaiono quantomeno viziate da corporativismo.
Tanto
era dovuto