L’Italia batte la Spagna 5-3 ai rigori e vola in finale. Questa volta, la vittoria degli azzurri è stata festeggiata in maniera diversa e più sicura in città inseguito all’ordinanza emessa ieri dal comandante della Polizia locale, magg. Gaetano Paciullo, che ha vietato il traffico veicolare per le vie centrali dalle 22:30 in poi.
Il provvedimento non ha, però, fermato i cortei dei tifosi, scesi in piazza per sbandierare il loro orgoglio per la qualificazione in finale, a piedi, senza il rischio di incontrare motocross sfreccianti a tutta velocità in luoghi poco consoni – com’è successo durante i festeggiamenti per la vittoria degli azzurri contro il Belgio (https://bit.ly/2UrMQ4X)- , di causare incidenti.
“Forse non è stato male rinunciare alle auto”, ha commentato, a tal proposito, il sindaco Michele Abbaticchio in un post sul suo profilo Facebook chiedendo retoricamente ai cittadini: “Non è più bello e sicuro così?”. Perciò, “Viva l’Italia anche a piedi”, ha concluso.
Nessun gesto sconsiderato è stato fortunatamente compiuto, solo tanta gioia condivisa e cori, alcuni dei quali fatti partire da cittadini che hanno fatto ingresso con il tricolore in piedi su un carrello e trainati dai loro compagni.
Ciò che un po’ tutti hanno, però, dimenticato è stato il rispetto delle norme anti-covid che vietano ancora gli assembramenti e dispongono l’uso della mascherina liddove il distanziamento non è possibile mantenerlo. A quanto pare, allora, non sono stati proprio “sicuri” i festeggiamenti in città. Forse inevitabile, ma ad ogni modo la pandemia è ancora in corso.
Sarebbe, allora, il caso di ricordare in vista della finale, ma non solo: restiamo uniti, ma distanti. E ancora, forza Italia.