Dai rappresentanti di Cgil, Antonio Lorusso, Cisl, Giuseppe Zoli, Uil, Davide de Gregorio, e Flp, Michele Giuliano, riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Ai
lavoratori dell’Azienda servizi alle persone Maria Cristina di Savoia di Bitonto (ex Ipab) non è piaciuta l’ipotesi del mancato pagamento degli
stipendi di gennaio 2014 e dell’incertezze economiche per il futuro dell’ente,
fatta dal Presidente dell’istituto prof. Giuseppe Elia.
Ma
soprattutto non piace la gestione dell’azienda così come condotta in questi
anni che ha visto decadere la capacità imprenditoriale istituzionale a favore
della concorrenza delle cooperative sociali ospitate proprio all’interno dei
locali dell’istituto.
Forte
preoccupazione sul futuro del Maria Cristina di Savoia è stata espressa dai
lavoratori a causa della mancanza dell’utenza e della poca capacità
imprenditoriale del consiglio di amministrazione e dei noti cattivi rapporti
politici con l’amministrazione locale di Bitonto che dovrebbe favorire lo
sviluppo assistenziale dell’Asp con l’invio dell’utenza.
La
decadente situazione economica dell’istituto ha messo in stato di agitazione i
dipendenti che con le organizzazioni sindacali hanno iniziato una lotta per
evidenziare il loro stato di disagio
informando la Regione Puglia (organo di controllo che nomina il cda) il comune
di Bitonto e la prefettura di Bari.
I dipendenti dell’Asp, nell’assemblea hanno deciso azioni di lotta da portare
anche all’esterno con manifestazioni, nonchè, in ultima analisi,
l’organizzazione di una giornata di sciopero.