La magnifica statua lignea di Maria SS. Addolorata denominata dai bitontini la Desolata è situata nella navata laterale, lato est, nella Cattedrale, è il luogo sacro visto dai visitatori e fedeli, perché è un passaggio d’obbligo per accedere all’altare dove è situata l’effige dell’Immacolata Concezione Patrona di Bitonto. L’arcivescovo di Bari-Bitonto mons. Giuseppe Satriano devoto alla Madonna, ogni volta che si reca in Cattedrale sosta in atteggiamento orante dinanzi alla Madonna, e anche per contemplare la bellezza artistica, iconografica e monumentale. In occasione della quaresima in preparazione alla festa di Pasqua, per la prima volta il vicario zonale don Marino Cutrone ha pensato molto bene di abbellire l’altare maggiore della Cattedrale con la sacra immagine della Desolata molto cara ai bitontini, arricchendola con un sontuoso panno di stoffa di colore viola, che campeggia alle spalle della statua mariana, circondata da 98 candele poste in duplice file intorno, posta su un tronetto alla base ornata e intagliata in oro zecchino, con l’addobbo floreale e ben illuminata da faretti. La scultura lignea della Desolata mostra nella sua originalità l’abito nero e lo spadino che le trafigge il cuore, metafora del dolore di una madre che perde suo figlio sul Golgota (Mc 15,22) il luogo della crocifissione di Gesù. Il vicario zonale con dedizione ha curato il Settenario alla Desolata dal 15 al 21 marzo con Sante Messe, ove raggiugerà il culmine venerdì 22 marzo memoria liturgica della Desolata con la Solenne Processione di Passione che aprirà i tradizionali riti della Settimana Santa. La processione si snoderà dalla Cattedrale alle ore 10:00 per le vie cittadine assistita spiritualmente da don Marino Cutrone parroco e don Francesco Desantis vicario parrocchiale, scortato da due agenti di Polizia Locale in alta uniforme, accompagnata dai confratelli del capitolo concattedrale, dai fedeli e dai bambini delle scuole elementari della città, voci bianche che intoneranno “La Desolata”, tradizionale inno alla Vergine Addolorata composto nei primi anni del novecento dal canonico don Daniele Cepollaro su versi del vescovo della diocesi di Ruvo-Bitonto mons. Pasquale Berardi. Le relative notizie storiche della Desolata sono riportate nei Registri degli Atti della Curia Vescovile e nel pregevole volume “Immacolata Concezione icona della chiesa”, prefazione di mons. Francesco Cacucci arcivescovo emerito di Bari-Bitonto, di cui l’autore è il prof. Giuseppe Cannito presidente emerito dell’Arciconfraternita Immacolata Concezione, con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bitonto, dell’Arciconfraternita Immacolata Concezione Patrona di Bitonto. Nella Cattedrale sicuramente i fedeli nel vedere presso l’altare maggiore la sacra immagine della Desolata possono venerare e meditare il dolore della Madonna verso suo figlio Gesù, mentre a livello artistico possono contemplare un fascio di raggio di luce ben visibile irradiando splendore e stupore ai propri occhi.