«Le belle notizie! Dopo mesi di proficue interlocuzioni tra il mio Assessorato, la Famiglia Devanna e il Ministero della Cultura, mi hanno appena comunicato che è stata decretata la Dichiarazione di Eccezionale Interesse Culturale per il Fondo Librario del prof. Mino Devanna, ai sensi dell’art. 15 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”. Ora il Comune di Bitonto potrà accendere il mutuo per il suo acquisto. Avremo una nuova e grande biblioteca di storia dell’arte pubblica!».
Ad annunciarlo, sulla propria pagina Facebook istituzionale, è l’assessore Rocco Mangini, grato al professor Devanna per la disponibilità a vendere al Comune di Bitonto un patrimonio librario di oltre 50mila volumi di storia dell’arte: «Ma, al tempo stesso, quest’acquisto è un atto di gratitudine e di riconoscenza nei confronti di un grande bitontino e della sua famiglia, che tanto hanno donato a questa città».
Un’idea che nacque quattro anni fa, nel 2017. Ne parlò lo stesso assessore, nella seduta del consiglio comunale del 31 luglio 2020, illustrando la genesi del progetto: «Parlando con il professor Devanna, venni a sapere che stava per vendere il suo fondo librario che consta di oltre 50mila volumi di storia dell’arte, alcuni dei quali rari, collezionati in oltre 50 anni. Ci sono monografie, cataloghi di mostre raccolti in giro per il mondo e libri dal ‘700 al ‘900 sulla storia dell’arte».
Secondo quanto riferì Mangini, il professor Devanna, inizialmente propenso a vendere quei libri alla fondazione Cariplo di Milano, si rese disponibile a venderli al comune, contento che quel tesoro rimanesse in città.
«Per noi questo atto – aggiunse, in quell’occasione, l’assessore – è importante per l’intera città, perché si verrebbe a creare la più grande biblioteca di storia dell’arte sotto Roma. Si andrebbe ad incrementare quasi del doppio il patrimonio librario della biblioteca Rogadeo, che consta già di 65mila volumi. Andremmo poi a valorizzare il secondo piano del palazzo Rogadeo».