Dal Collegio dei Docenti e dal personale ATA del I C.D. “N. Fornelli” riceviamo e pubblichiamo.
Il personale docente e ATA dell’Istituto “N. Fornelli”, unitamente, riscontrano la missiva pubblicata in data 26 novembre 2018 sulla testata giornalistica DaBitonto per confutarne in toto il contenuto.
Preliminarmente, il collegio docenti e il personale ATA intendono prendere le distanze e stigmatizzare fermamente l’iniziativa dei genitori, ritenuta incomprensibile e capziosa. Esprimendo, quindi, la totale vicinanza ed appoggio alla Dirigente Scolastica, della quale si condividono pienamente l’operato e la linea decisionale, si espone quanto segue.
Innanzitutto, nel riconoscere il carattere ingiustificato, illegittimo e pretestuoso dell’iniziativa intrapresa da una rappresentanza esigua di genitori, di cui peraltro rimane ignota l’identità, si contesta seccamente la paternità della stessa attribuita alla totalità dei genitori dell’Istituto “N. Fornelli”, così come risulta dalla firma posta in calce alla missiva in oggetto. In merito, occorre precisare che la popolazione scolastica dell’Istituto è costituita, nel corrente anno scolastico, da 1139 alunni; pertanto, la sottoscrizione effettuata da circa 90 genitori, non è affatto rappresentativa della categoria, che di fatto supera le 2200 unità.
Tanto premesso, si tiene ad evidenziare, prima ancora della legittimità dell’operato della Dirigente Scolastica, la correttezza dei comportamenti tenuti dal personale scolastico, negando fermamente che i Sigg.ri genitori non siano stati debitamente informati della nuova organizzazione, prima dell’inizio delle attività didattiche (17 settembre 2018).
Infatti, in data 13 settembre 2018, a seguito di regolare convocazione per il tramite degli uffici di segreteria di tutti i rappresentanti delle classi II, III, IV e V, si è tenuto un incontro in aula magna presieduto dalla collaboratrice vicaria, al fine di informare i presenti circa le decisioni assunte dal Collegio Congiunto dei Docenti nella seduta del 5 settembre 2018, in merito alla nuova organizzazione dell’ingresso e dell’uscita degli alunni (come da verbale agli atti).
In tale occasione, i docenti, all’unanimità dei presenti hanno deliberato, nell’intento di garantire un’adeguata vigilanza degli alunni, l’apertura quotidiana di TRE ingressi dell’edificio prospicienti il cortile interno sito in via G. Mazzini, ove puntualmente si posizionano gli alunni, prima del suono della campana.
Il Collegio, inoltre, effettuate le debite valutazioni in termini organizzativi e di sicurezza legate principalmente alla salvaguardia e alla tutela degli alunni e dell’intero personale scolastico, tenuto conto altresì delle risorse umane disponibili, ha deliberato l’apertura di un QUARTO ingresso (prospiciente su Piazza Padre Pio e non su via Repubblica) ESCLUSIVAMENTE in caso di pioggia e di condizioni meteorologiche avverse, garantendo in tal caso, la sosta degli alunni nei punti di raccolta predisposti internamente.
Ancora, i docenti e il personale ATA rimarcano la più assoluta infondatezza delle affermazioni relative alla mancata cura e messa a norma dei gradini (tre, peraltro interni!) praticati dagli alunni insieme ai docenti per l’ingresso a scuola, regolarmente muniti di bande antiscivolo.
Ma vi è di più, dalla petizione in oggetto emerge la pretestuosa richiesta di mantenere aperto l’ingresso dalle 13,25 sino alle 14.45 per permettere “al copioso numero di genitori che provengono da via Repubblica di prelevare i bambini”. In merito, si invitano i genitori sottoscrittori a dare attenta lettura alle norme che regolano i rapporti di lavoro e gli orari di servizio del personale docente e ATA, al fine di avanzare proposte che abbiano quantomeno fondamento normativo (si ricorda che la scuola prevede la seguente organizzazione oraria: ingresso ore 8.00; uscita ore 13,35, venerdì 13.05).
Ancora, la richiesta avanzata comporterebbe il transito dei genitori nei locali scolastici, per di più durante lo svolgimento delle attività didattiche e l’uscita degli alunni, intralciando ed ostacolando il regolare flusso delle scolaresche, nonché mettendo a repentaglio la sicurezza delle stesse.
Alla stregua di tanto, emerge con chiarezza e, sotto ogni profilo, la notevole imprecisione delle affermazioni contenute e la pretestuosità delle richieste avanzate nella missiva in oggetto, tra l’altro non corrispondenti ed in contrasto con le decisioni deliberate dagli organi competenti (Collegio dei Docenti e Consiglio di Istituto), come risultante dai verbali agli atti.