Continuano senza sosta le attività delle Forze dell’Ordine messe in campo dopo l’omicidio Tarantino consumatosi lo scorso 30 dicembre 2017. La città continua ad essere presidiata dai Carabinieri, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato con i comparti del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Settentrionale” e dalla Squadra Mobile: le attività di indagine non si fermano e hanno preso di “mira” soprattutto le case abbandonate del borgo antico che, abbiamo visto, essere vere e proprie miniere d’oro dello spaccio di stupefacenti. Cosa è accaduto nei mesi appena trascorsi? Sono stati diversi i giovani tossico dipendenti fermati mentre acquistavano o in solo possesso di sostanza stupefacente a cui è stato notificato l’art. 75 (del DPR 309/90). Moltissimi i pusher, invece, scopertosi abili acrobati sui tetti della città.
Il 2 febbraio i Carabinieri hanno arrestato un 33enne incensurato, G.S., a cui è stata eseguita una perquisizione domiciliare in cui sono state rinvenute una pistola modificata, priva di matricola, con 6 cartucce calibro 7,65 nel serbatoio, pronta a fare fuoco; un caricatore con 14 cartucce calibro 9×21, altre 45 cartucce calibro 9×21 e 29 cartucce calibro 380, nonché 716 grammi di sostanze, 3 bilancini di precisione ed un inibitore di frequenze “jammer”.
Siamo al 10 febbraio quando la Polizia di Stato arresta il 26enne Carmine Leone: a seguito di perquisizione, infatti, è stato trovato in possesso di un borsello a tracolla all’interno del quale celava 255 grammi di sostanze già confezionate per lo spaccio e 190 euro di banconote di piccolo taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio. Nell’ambito dei controlli, inoltre, in un sottano disabitato ubicato in corte Abbenanti, grazie al fiuto del cane lupo antidroga “Amira“, sono stati rinvenuti e sequestrati circa 1 kg di sostanze stupefacenti tra marijuana, cocaina e hashish. In un borsello in pelle di colore nero c’era, invece, una pistola semiautomatica con matricola abrasa, ben oliata, modello GT 21 cal. 9X21 completa di caricatore, marca Tanfoglio, e 43 cartucce calibro 9×21, il tutto abilmente occultato in una credenza.
Solo 10 giorni dopo i Carabinieri in vico Storto sequestrano 827 grammi di sostanze già confezionate e su una mensola, inoltre, occultata tra le cianfrusaglie e avvolta in una busta di cellophane è stata rinvenuta un’arma da fuoco calibro 9×21 con matricola abrasa, compresa di caricatore e un proiettile all’interno.
E mentre il 1 marzo la città era coperta dal candore della neve, un giovanissimo 14enne fuggiva sui tetti alla vista degli agenti di Polizia portando con sé un borsone all’interno del quale, celava oltre mezzo chilo di sostanze stupefacenti, già suddivise in dosi. Stessa sorte l’8 marzo per Paolo Belardi, 22enne pregiudicato, trovato in possesso 400 grammi di sostanze stupefacenti, cocaina, marijuana ed hashish, già suddivise in circa 300 dosi, ed una pistola con matricola abrasa, dotata di munizionamento.
Successivamente gli agenti della Polizia di Stato in una corte nei pressi di piazza Accademia degli Infiammati, visti dei movimenti sospetti, si sono arrampicati su una abitazione ed entrando da un balconcino aperti si sono intrufolati all’interno: hanno trovato una busta di sostanza stupefacente di circa 300 grammi di marijuana non ancora confezionata ed occultata in una comune busta di plastica.
Era, infine, il 20 marzo quando i Carabinieri hanno arrestato un 43enne, al soldo di un gruppo criminale, che cercava di nascondersi sui tetti di una abitazione di via Barone con al seguito una busta piena di droga. Aveva con sé quasi 400 grammi di droga e un centinaio di euro, ritenuti proventi illeciti dell’attività di spaccio.
In tutto in circa tre mesi, Carabinieri e Polizia, hanno sequestrato circa 4,5 kg di sostanze oltre ad aver recuperato diverse armi e munizionamenti vari.