Quando ci si sottopone volentieri ad una pantagruelica abbuffata, in dialetto si è soliti dire che abbiamo mangiato “a skattèu”, magari carezzando con soddisfatto piacere il ventre felicemente rigonfio. Ecco, è forse questo gesto fatto secoli fa da un ignoto rustico e geniale che ha partorito l’etimo della parola “panzerotto”. La succulenta prelibatezza barese che spopola nel mondo grazie a tre ragazzi, due bitontini e un ruvese, che hanno accettato la sfida del viaggio e del sogni. E, oggi, anche del successo. Meritato. Così, in questi giorni mesti di pandemia e lockdown Vittoria Lattanzio e Pasquale De Ruvo – titolari dell’ormai famosissimo “Panzerotti bites” di Brooklyn a New York-, in collegamento con Mirko Febbrile hanno girato un simpatico tutorial (https://youtu.be/dbrU7e6dFKE) che fa venire fame al solo vederlo. E dentro quella meraviglia ripiena, fritta e fumante di questi splendidi ragazzi c’è tutta una vita vissuta inseguendo un’idea che si è fatta bellezza gastronomica e coraggiosa sfida. Vinta, ovviamente…