Da lunedì 14 novembre partirà ufficialmente il servizio di ronda delle guardie ecologiche nelle periferie e nelle zone critiche del centro urbano a Bitonto.
Si tratta di una nuova iniziativa messa in campo dalla Sanb per supportare la Polizia locale nel contrasto all’abbandono dei rifiuti, divenuto da qualche settimana reato e dunque passibile di sanzione penale anche per i privati.
Dal 10 ottobre, infatti, con l’entrata in vigore della legge n. 137/2023, l’abbandono di rifiuti da parte di persone che non sono titolari di imprese o responsabili di enti (sino ad oggi soggetta a sanzione amministrativa pecuniaria) è punito con un’ammenda penale da mille a 10mila euro. Pena che può lievitare sino al doppio in caso di abbandono di rifiuti pericolosi.
Con l’utilizzo delle guardie ecologiche Amministrazione comunale, Sanb e Polizia locale intendono imprimere un’ulteriore stretta nel contrasto del triste fenomeno, contro cui sono già impegnate con l’utilizzo delle fototrappole, grazie alle quali in soli 8 mesi (da marzo a ottobre) sono state elevate 85 sanzioni amministrative per un ammontare di circa 9mila euro.
Da lunedì, dunque, alle videocamere si aggiungeranno gli occhi e gli strumenti delle guardie ambientali, dotate anche di un drone per rilievi capillari, che potranno contribuire all’individuazione dei responsabili degli abbandoni, rilevando le targhe dei veicoli, effettuando accertamenti su resti di documenti, indagini ricognitive mediante immagini e interventi in flagranza con segnalazioni immediate alla Polizia locale, che a sua volta farà partire la notizia di reato.
“Questo – dichiara l’assessore alle Politiche ambientali Giuseppe Santoruvo – è un altro importante segnale contro gli abbandoni dei rifiuti che stiamo portando avanti senza sosta dal nostro insediamento ad oggi. L’obiettivo è stangare chi abbandona i rifiuti: solo così siamo certi che il fenomeno si attenuerà”.