Nei giorni scorsi il Settore Territorio del Comune di Bitonto ha formalizzato alla Regione Puglia la richiesta di portare a 5 le aree pubbliche da risanare grazie ai fondi ecotassa 2012, già assegnati nell’ambito dello specifico bando regionale, che ha selezionato i progetti comunali per la Linea di Azione 1, relativa al “Risanamento aree pubbliche attraverso operazioni di rimozione di rifiuti”.
Il progetto originario, presentato a dicembre 2012, che ha ottenuto fondi dalla Regione per 50mila euro (importo pari al cofinanziamento comunale), riguardava il risanamento dell’area di via Burrone, strada di accesso al depuratore cittadino, e del suo prolungamento sulla strada di accesso all’impianto di sollevamento (3000 metri quadrati, dai quali si stima la rimozione di circa 400 tonnellate di rifiuti), unitamente all’area della strada vicinale c.d. “Pozzo Cupo” (2800 metri quadrati da ripulire da circa 2500 tonnellate di rifiuti di varia natura).
In entrambi i casi si tratta di aree pubbliche con caratteristiche naturalistiche e paesaggistiche di rilievo, come prescritto dal bando regionale.
Ad ottobre 2013 l’Amministrazione ha scelto con procedura di gara pubblica il tecnico per la redazione della progettazione definitiva. In quella sede è emerso un quadro economico con costi inferiori rispetto ai 100mila euro preventivati nel progetto finanziato.
Di qui la possibilità di inserire altre 3 aree pubbliche rispondenti ai criteri del bando regionale nel progetto di risanamento. La richiesta al vaglio del Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia si riferisce ad un’area di circa 3000 mq lungo la carreggiata della via Appia-Traiana (dal Cimitero di Bitonto si collega all’agro di Terlizzi correndo parallela alla S.P. 231), dove si stima di rimuovere circa 250 tonnellate di rifiuti, e a 2 aree nella frazione di Mariotto (1000 mq su via Mentana in direzione sud-ovest e 2500 mq su via Fornaci, con una stima di rifiuti da raccogliere ed eliminare rispettivamente di 30 e 155 tonnellate).
“L’auspicio – commenta l’assessore all’ambiente, Domenico Incantalupo – è che la Regione Puglia fornisca quanto prima un riscontro positivo alla nostra richiesta di integrazione del progetto iniziale, permettendoci di avviare in tempi brevi il risanamento di circa 12mila metri quadrati del territorio comunale, liberandoli dall’obbrobrio che l’abbandono illegale di rifiuti ha determinato nel tempo”.
“Si tratta – aggiunge Incantalupo – di un’iniziativa doverosa e importante, realizzata grazie alla professionalità e all’impegno della dott.ssa Sofia Deastis, che regge le sorti dell’Ufficio Ambiente nel nostro Comune. In ogni caso, il risanamento rappresenta solo un primo passo per la riqualificazione delle aree pubbliche gravate da questo deprecabile fenomeno, essendo determinante la collaborazione dei cittadini, i quali devono comprendere che la qualità e la salute del nostro ambiente dipendono quasi esclusivamente dai comportamenti dei singoli. Di qui il dovere che abbiamo di prendercene cura ogni giorno”.