“Nessun cambiamento nella situazione del Presidio territoriale di assistenza di Bitonto. Per questo ho scritto al direttore generale dell’Asl Bari Sanguedolce (e per conoscenza al presidente della giunta regionale e assessore alla Sanità Emiliano), per richiamarne l’attenzione su una serie di criticità che ho più volte evidenziato, e che sono state oggetto di un incontro avvenuto il 16 novembre scorso negli uffici Asl. In quella sede, il nuovo dg condivise la necessità di quegli interventi e mi assicurò piena disponibilità”. Lo rende noto Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.
“Oggi, a distanza di un mese, sono tornato sull’argomento – precisa – inviando un elenco di priorità che richiedono un’azione immediata e non più procrastinabile, in modo da garantire la piena funzionalità del pta di Bitonto, il cui bacino d’utenza va ben oltre i confini cittadini. Ma soprattutto si tratta di interventi che non richiedono impegni eccezionali, se non una precisa riorganizzazione delle risorse umane e strumentali”.
“In particolare – dichiara Damascelli – ho risollecitato la riapertura dell’Ambulatorio di Pneumologia, chiuso ormai da nove mesi a seguito del pensionamento dello specialista responsabile. Non si può sospendere un servizio annullando le prenotazioni con un colpo di spugna, e lasciando senza assistenza molti utenti fragili. Per l’ambulatorio di Diabetologia, invece, in vista del pensionamento del medico responsabile è stata chiusa l’agenda delle prenotazioni, senza provvedere alla sua sostituzione. Il servizio veniva erogato tutti i giorni dalle 8 alle 14 (dal lunedì al venerdì) con, in aggiunta, due rientri pomeridiani il martedì e giovedì. Soltanto dopo le diverse sollecitazioni è stata disposta una sostituzione, ma parziale e del tutto insufficiente, per sole due mattinate a settimana e senza alcun rientro pomeridiano. È stato così di fatto ridotto ad un terzo il servizio. Urge un ripristino della situazione precedente”.
“Intanto – prosegue il consigliere Fi – l’ambulatorio di Chirurgia plastica continua a non avere neppure un infermiere per effettuare le medicazioni post operatorie e gestire le cartelle dei pazienti; mentre quello di Ginecologia va avanti con strumentazione obsoleta e carente, e senza isteroscopio e densitometro. Una situazione indegna”.
“Anche il servizio di Radiologia e Tac è stato praticamente bloccato, perché il tecnico radiologo è stato trasferito e non ne è stata disposta la sostituzione. Si procede così, lasciando morire prestazioni sanitarie essenziali. È questa la sanità di prossimità promessa dal governatore-assessore della Puglia? Di certo non staremo con le braccia conserte di fronte a questa continua spoliazione della medicina territoriale. Anzi, non ci stancheremo di insistere per un potenziamento delle risorse umane (medici, infermieri e ausiliari) e strumentali (ferri chirurgici, apparecchi indispensabili per il reparto operatorio). Manca oltretutto la figura del responsabile amministrativo e si naviga a vista, senza completare la definitiva riconversione dell’ex ospedale di Bitonto in pta, con opere di ristrutturazione e adeguamento rimaste incomplete e molti ambienti in abbandono, che invece potrebbero essere utilizzati per attivare la Casa della Salute e garantire continuità assistenziale, e per potenziare i posti letto dell’ospedale di comunità. Il tempo delle attese è finito. Vogliamo fatti concreti per dare risposte ai bisogni dei cittadini”, conclude Damascelli.