C’è una sensibilità nuova che scuola e istituzioni politiche nazionali e locali oggi mostrano riguardo alla Costituzione italiana, che ha compiuto settant’anni. Il reiterarsi della cronaca delle violenze, verso donne, minori, casi di stalking, bullismo e cyberbullismo, specie tra gli adolescenti, segna un confine entro cui rischia di aprirsi un vuoto di certezza normativa che oggi sta assumendo proporzioni vieppiù inquietanti. L’educazione alla legalità, a partire proprio dall’insegnamento della Costituzione italiana, oggi pare, senza ambagi, rispondere a un’emergenza culturale che va ben oltre l’esigenza del mero complemento didattico da offrire alle nuove generazioni di studenti. La conoscenza della Carta, dunque, quale abbrivio per maturare una ‘coscienza’ dello Stato di diritto. Questi e altri temi e suggestioni sono emersi ieri mattina in un incontro formativo, dall’emblematico titolo “Essere di Costituzione italiana”, che si è svolto a Bitonto presso l’Aula Magna del Primo Circolo didattico “Nicola Fornelli”, e che ha visto coinvolti gli alunni di quinta elementare. Relatore della lezione, promossa dalle insegnanti dell’Istituto, è stato il dott. Maurizio Loragno, non nuovo a queste belle iniziative di divulgazione della Costituzione italiana nelle scuole bitontine. “La nostra Carta costituzionale, oltre a esser stata definita giuridicamente la più bella Costituzione esistente – sostiene Loragno – ha anche il pregio di farsi leggere come un’opera narrativa. A motivarmi è stato soprattutto il confronto con i bambini, cui è rivolto il progetto che di volta in volta cerco di modulare in modo che possa attagliarsi ai bambini di quinta elementare come anche ai ragazzi delle medie e delle superiori. In questo modo, si cerca di stuzzicare la curiosità degli alunni sui temi della Cittadinanza e Costituzione, in guisa piacevole e coinvolgente. Il confronto con le giovani generazioni apre il tema del futuro, a patto che noi adulti parliamo di futuro oggi, nel presente, con i bambini”. All’incontro hanno partecipato anche l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Bitonto, avv. Angela Saracino, e il dirigente scolastico, dott. Carmelo Daucelli, che ha introdotto la giornata. “La Costituzione dev’essere resa più comprensibile ai ragazzi – ha riferito Daucelli – poiché essa non è solo un atto burocratico, ma anche un indirizzo di comportamento e un’indicazione valida per la progettazione didattica inclusiva, in linea con l’art. 3 Cost. che parla di eliminazione delle barriere e quindi impegna anche l’istituzione scolastica al superamento delle difficoltà di alcuni alunni. La Costituzione va dunque vissuta quale attività quotidiana di tutto il personale scolastico, nel rispetto dei princìpi fondamentali. Fra poco inizieremo il Pon ‘Inclusione’ e terremo aperta la scuola anche il Venerdì pomeriggio e il Sabato mattina per dare l’opportunità a chi non può, di frequentare associazioni e luoghi di crescita culturale, mediante attività ludico-sportive, d’insegnamento della lingua inglese, e di laboratorio musicale e scientifico”. Dello stesso tenore è il parere dell’assessore Angela Saracino, che ha rilevato come: “Una delle libertà positive fondamentali prevista dalla nostra Costituzione sia quella concernente l’istruzione, quale diritto fondamentale dei bambini di crescere ed essere istruiti in ambienti che consentano di trasmettere loro il senso di appartenenza a una vera e propria comunità. Sono dunque necessari interventi a sostegno delle famiglie in condizioni disagiate, e altri volti al monitoraggio della dispersione scolastica e quindi al recupero di soggetti più disagiati. C’è già stato un primo incontro con i dirigenti di tutti gli istituti scolastici comunali bitontini, e si prevedono – prosegue l’assessore – corsi di educazione civica che insegnino il rispetto delle regole e dell’altro. Da parte del Comune c’è tutto l’impegno a non abbandonare questi soggetti che versano in condizioni di disagio socio-economico, implementando l’assegnazione di buoni-libro e interventi di economia su larga scala. Dal punto di vista della legalità, l’obiettivo è di prevenire il fenomeno dilagante del bullismo e del cyberbullismo. Serve, però la collaborazione della famiglia, come peraltro prevedono l’art. 29 Cost., che la definisce società naturale fondata sul matrimonio; e l’art. 30 Cost., relativo al dovere e diritto dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli secondo le loro aspirazioni e inclinazioni naturali. La famiglia è il luogo dove il bambino si forma, quindi è da lì che devono partire le basi per far crescere cittadini consapevoli del senso di civiltà e rispetto reciproco”. Durante la lezione, più volte i bambini della Quinta A, accompagnati dalle insegnanti Memoli e Calamita, hanno mostrato un entusiastico coinvolgimento nei temi costituzionali discussi, e quando essi si sono prestati al gioco delle domande poste dai relatori, le tantissime braccia alzate e le risposte puntuali e precise che hanno saputo dare, con tanto di motivazione e citazione di articoli e date storiche, sono state il sorprendente e piacevole corredo di tutta la bella giornata formativa.