Prescritto il reato di falsa attribuzione di lavoro altrui per due 27enni bitontini.
I ragazzi, assistiti dall’avvocato Damiano Somma e dall’avvocato Giacomo Bove , sono tra le 64 persone che hanno ottenuto il proscioglimento. Altre 12 sono state condannate a pene comprese tra i 12 mesi e i 2 anni di reclusione nell’inchiesta sulla banda delle patenti facili.
Tutti dovranno però tornare a fare l’esame di guida. Il Tribunale di Bari ha infatti ordinato la distruzione delle loro patenti, operazione che sarà effettuata quando la sentenza diventerà irrevocabile.
Le licenze infatti, secondo i giudici di primo grado, non potranno essere restituite in quanto ottenute “fraudolentemente” e “frutto di un’attività ingannatroia”, “ attestanti una idoneità alla guida di vari soggetti i cui requisiti di capacità non sono stati controllati”.
Gli esami truccati furono scoperti dalla Polizia Stradale in un’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Luciana Silvestris. Le indagini consentirono di accertare come dietro il pagamento di 3mila euro, fosse possibile accedere ai sistemi di comunicazione telematici e audio, grazie ai quali i candidati trasmettevano le immagini delle schede d’esame della Motorizzazione Civile e ricevevano infine le risposte esatte da contrassegnare.