Da ERETICOBITONTINO riceviamo e pubblichiamo una risposta alle parole dell’assessore Giuseppe Santoruvo:
Seppur ‘de minimis non curat praetor’, mi diverte intervenire in risposta all’assessore Santoruvo per evidenziare che l’Ereticobitontino – a torto o a ragione – vive nella memoria collettiva e negli incubi di chi per un ‘quid’ si ritrova ad essere al posto del viceré senza aver discendenza reale ma ‘forte’ ( fortuna spudorata?…)
Mi offrono il destro un magro, succinto e sgrammaticato social post (uso dei congiuntivi alla ‘tailandese’ – oserei dire) e un intervento sulla testata “Da Bitonto” in risposta alle formazioni politiche cittadine ‘Liberi’ e “Bitonto in testa”, colpevoli – a dire dell’assessore Santoruvo – di aver manifestato critiche a sproposito.
Nei due interventi, il citato assessore gongola, poi, per il mio … silenzio: “… un fantasma , alla stregua dell’Eretico Bitontino della primavera 2021, che imperversò sui pannelli pubblicitari della città, promettendo una rivoluzione infelice, che per fortuna non c’è stata” – blatera il giovane amministratore comunale che non brilla certo per esperienza politica, ma sicuramente per ingenuità (sempre politica)!
Finora, l’eresia ha taciuto – sua sponte! Ha taciuto perché, con il viceré spodestato da qualsiasi presunto titolo nobiliare politico – europeo, nazionale e regionale, sostanzialmente è a ‘casa sua’-, la politica sembra(va) essere tornata nelle mani di una classe dirigente ‘travirgolette’ nuova (fatemi dire – una tantum – una castroneria bonaria).
La ‘novità’ dell’attuale ‘primus’ mi ha incuriosito per il suo passato critico nei confronti della stessa maggioranza vicereale e, prima ancora, oppositore, duro e ruvido nei confronti della parentesi di un centrodestra che ha governato tra il 2008 e il 2012 con i tre/quarti degli assessori dell’epoca nella sua maggioranza oggi! (Sinora il ‘primus’ attuale non ha applicato nessuno dei suggerimenti che illustrava in quegli anni – dai banchi dell’opposizione!).
Prima di formulare critiche politiche al Viceré, ho atteso ben otto anni dal suo insediamento a Palazzo Gentile … come avrei potuto criticare da subito il … vice-feudatario? E, dopo quasi tre anni del Governo di questi … mi sento chiamato – indebitamente – in causa.
La torcia dell’illuminazione è, al momento e con questa classe dirigente politica – definitivamente -spenta in una città che si accontenta di celebrare una vittima innocente ogni fine anno – quasi a volersi sciacquare la coscienza per l’imperizia con cui gestisce la res publica – aumentando tasse a dismisura, non sostenendo quanti investono in attività imprenditoriali e artigianali e ‘neglettando’ o fingendo semplicemente il sostegno a quanti operano in totale spirito di volontariato.
Per quanto sia lusingato dall’essere ricordato ancora oggi, invito certi personaggi a dimenticarmi! Non voglio affollare le loro menti.
Non tornerò mai più a ‘rispondere’ a chiunque mi citi in pubblico, da ora in poi.
Gentile assessore: Le rivolgo una preghiera: a volte evocare gli spiriti di chi – Lei – ritiene fantasma – o peggio ‘abbia fatto una fine’ – può risvegliare lemuri e spettri che potrebbero – politicamente – rendere le notti insonni a tanti suoi compagni di pOLITICA!
Preghi che la mia attenzione sia distolta dal misero modo di gestire la Città del Torrione! Mi sento prigioniero nelle segrete di quel manufatto storico (e con me tanti bitontini bravi e preparati) e se dovessi e potessi (ri)trovar la mia libertà, potrei iniziare ‘a dir la mia’ quotidianamente! Come ho fatto in un periodo che – come il Fascismo- è morto, ma in molti non dimenticano. Un periodo che NON riuscite a dimenticare, esattamente come accade con gli incubi!