“È solo l’inizio”. È questa la promessa del procuratore di Bari, Giuseppe Volpe.
Con l’arresto degli esecutori materiali dell’omicidio di Anna Rosa Tarantino, i riflettori su Bitonto non saranno spenti.
“Deve essere chiaro alla criminalità bitontina che la Direzione Distrettuale Antimafia e le forze di Polizia non si fermeranno. Continueranno ad indagare e perseguiranno anche eventuali altri reati”. E gli uomini in più, garantiti a gennaio dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, resteranno operativi.
“La città deve essere convinta che è opportuno che ci sia data la massima collaborazione, come da alcuni cittadini è stato fatto in questo caso, perché la reazione dello Stato c’è ed è forte. Il presidio del territorio non deve essere ritenuto in capo alle organizzazioni criminali, ma agli organi e alle istituzioni dello Stato”. Che sinergicamente sono riuscite a siglare un grande risultato in soli 2 mesi e mezzo.
“Un particolare plauso devo agli inquirenti tutti, anche per la rapidità con cui si è arrivati a blindare con prove ferree le responsabilità dei soggetti che oggi abbiamo arrestato. Probabilmente si sarebbe potuto intervenire anche prima, ma abbiamo voluto corroborare il quadro probatorio”.
Mossa questa che ha permesso anche il riconoscimento, da parte del GIP dott. Giovanni Anglana, dell’aggravante di aver agito con metodo mafioso.
Il risultato, come spiegato dal colonnello del comando provinciale dei Carabinieri, Vincenzo Molinese, è stato garantito anche dall’attenzione sempre mostrata dalla DDA di Bari nei confronti di Bitonto e di tutte le altre aree che presentano fenomenologie criminali pericolose.
“Gli arresti di oggi sono anche frutto di indagini già avviate e in corso di svolgimento proprio su certi fenomeni criminali, che poi sono state opportunamente orientate dalla sapiente opera dei magistrati in direzione di quelli che sono gli eventi commessi il giorno 30 dicembre”.
“Malgrado lo straordinario e positivo risultato di oggi – ha continuato – rimane l’amarezza per la morte della povera donna, vittima 2 volte: primo perché è tale, secondo perché innocente, trovatasi nel corso di una contesa tra bande criminali organizzate, che avevano il solo scopo di esercitare il proprio controllo sul territorio”.
E che purtroppo non hanno ancora smesso di farlo. Come rivelato dal procuratore Volpe, anche ieri “nel corso delle perquisizioni, sono stati sequestrati stupefacenti. Il che vuole dire che il mercato della droga in questa città è molto fiorente e continua”.