Questa mattina, la Guardia di Finanza di Bari ha eseguito provvedimenti cautelari nei confronti di dieci persone, accusate di essere parte di un sistema corruttivo all’interno dell’Asl di Bari. Ad essere condotti in carcere sono stati in sei, mentre gli altri quattro sono stati posti agli arresti domiciliari. Le accuse nei loro confronti includono reati quali associazione per delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falsificazione, turbativa d’asta e subappalti irregolari. Tra gli indagati, anche un bitontino 46enne, agente di rappresentanza e referente con la Asl di Bari per conto di una società con sede a Bitonto.
L’indagine, guidata dalla Procura della Repubblica di Bari, avrebbe rivelato un’organizzata rete di complicità tra funzionari pubblici e imprenditori per manipolare le assegnazioni di appalti nel settore sanitario. I finanzieri hanno ricostruito un sofisticato “sistema” di scambi illeciti attraverso attività di pedinamento, intercettazioni telefoniche e l’analisi di tabulati. Le indagini hanno permesso di identificare i presunti responsabili di questo circuito corruttivo all’interno di uffici chiave dell’Asl, facendo emergere un consolidato “mercato” di favori, che garantiva vantaggi economici ai funzionari coinvolti in cambio di favori e benefici per imprenditori compiacenti.