«Non possiamo
girarci dall’altra parte», esordisce così Papa Francesco, in un messaggio
alla comunità, in merito all’annosa questione della cattiva distribuzione del
cibo nel mondo.
Si è tenuto ieri il convegno “Contro lo spreco e per la custodia del creato”, nel Mercato
Agroalimentare di via Ugo La Malfa, sede del Banco delle Opere di Carità di Bari.
Ad introdurre il convegno/dibattito, Angelo Romita, membro della fondazione,
che ha esposto l’argomento di discussione, «prima
volevamo a tutti i costi avere il superfluo, adesso non ci basta più nemmeno
quello, pretendiamo persino di poterlo sprecare. Dante poneva gli sprecanti tra
i violenti, perché senza rendersene conto, non fanno che compromettere con
violenza il futuro».
Un appello accorato è partito da chi, dell’aiuto per i
poveri, ha fatto la propria missione, don
Vito Piccinonna, direttore della Caritas Arcidiocesi Bari – Bitonto, che ha
sfoderato numeri preoccupanti, «soltanto
oggi sono giunti nelle coste italiane ben 4000 immigrati e si prevede che a
giorni ne arriveranno altri. Queste non sono più emergenze, ma rappresentano
ormai la quotidianità, che può essere risollevata soltanto rifiutando l’economia
di esclusione ed iniquità ad oggi vigente».
Notevole, anche se un po’ preoccupante, l’analisi fattada Domenico Viti, Docente di Diritto
Agrario all’Università di Foggia, «l’attuale
crisi economica che il mondo sta vivendo, è derivata, in parte, anche dallo
spreco degli uomini. Spesso sento dire che per superarla è necessario far
ripartire i consumi, ma è altrettanto importante l’educazione al consumo, non è
certo facendo arricchire le grandi aziende capitalistiche che riusciremo a
superare questo periodo buio».
La pragmatica conclusione del convegno è stata lasciata
nelle mani del direttore del Banco delle
Opere di Carità, Marco Tribuzio, «circa
250mila persone sono assistite ed aiutate da noi, ma ci rendiamo conto che,
giorno dopo giorno, i prodotti da destinare alle persone in difficoltà sono
sempre numericamente inferiori. Per porre rimedio a tale mancanza è necessario
attivare contatti con aziende, supermercati… È necessario che il Banco sia utilizzato anche come gruppo di acquisti.
Inoltre, a breve a Bitonto partirà l’anagrafe on-line di tutti gli assistiti,
che permetterà di meglio organizzare il lavoro di distribuzione dei pacchi
alimentari».
Intanto, tra i rappresentanti delle associazioni
presenti all’incontro, si leva una domanda, «ma il comune dov’è? Spesso chiediamo aiuto agli assessori o al sindaco,
ma la questione viene puntualmente delegata alle parrocchie».