Appelli ad una maggiore trasparenza e dure critiche, alla nuova maggioranza, sono giunti dall’opposizione, presente quasi al completo con la sola eccezione di Franco Natilla (Fronte del Lavoro), a causa di motivi strettamente personali.
«Avete la maggioranza qui in aula, ma non nella città».
È l’accusa di Domenico Damascelli, che, dopo aver presentato Francesco Toscano, come capogruppo per la lista Damascelli Sindaco, ha auspicato una forte discontinuità e critica il legame dell’attuale amministrazione con la precedente. «Si rompa lo schema tra affari e politica, un intreccio che a Bitonto c’è da tanto tempo» chiosa il candidato sindaco non eletto, rileggendo un articolo del giugno 2018, relativo all’operazione Pandora (https://bit.ly/2wYM6oV), in cui sono riportale le parole del procuratore Volpe che parlò di «tacita complicità di soggetti apparentemente “puliti” che consentono al malaffare di crescere. Politici e imprenditori che spesso si fingono eroi dell’antimafia e non lo sono affatto».
Parole pesanti «che mai nessuno ha smentito», a cui segue l’invito di Damascelli, rivolto a Ricci, ad approfondire l’argomento: «È di vitale importanza per la nostra città. Se veramente vogliamo essere attenti verso i bisogni della nostra comunità, dobbiamo rompere, scardinare questo sistema, che esiste e a dichiararlo è un procuratore della Repubblica. Altrimenti questa città non sarà mai libera di crescere. Non ci sarà mai spazio per tanti cittadini, imprenditori che vogliono crescere qui, in questa città, ma che sono soffocati dalla prepotenza di altri».
Dallo stesso gruppo, Carmela Rossiello affronta il problema sicurezza e dell’arroganza posta in essere da ragazzi spesso verso le stesse forze dell’ordine: «È il frutto della mancanza di attenzione reale ad una fascia di età importante come l’adolescenza. In tutti questi anni ci hanno riempito di chiacchiere, ma non si è fatta prevenzione. Bitonto va attenzionata sotto tutti i punti di vista. Sono stata in commissione Controllo e Garanzia, insieme all’attuale presidente del Consiglio. C’erano troppe cose che non andavano a partire dai troppi appalti dati sempre alle stesse cooperative. Su questo vorremmo che ci fosse maggiore trasparenza».
Parole dure contro il sindaco Ricci anche da parte di Ivan Lorusso (Fratelli d’Italia), colpevole, a suo dire, di ipocrisia, dopo che più volte, in campagna elettorale, la lista di destra era stata oggetto di attacco, etichettata come “destra estrema”.
«Faremo sentire il fiato sul collo con un’opposizione costruttiva, affinchè non si trascuri il bene della comunità» è la promessa di Lorusso.
Annunciando che il suo gruppo consiliare tornerà a chiamarsi Partito Socialista italiano e non più Bitonto Solidale, come da campagna elettorale, Franco Scauro è tornato ai tempi della competizione, per denunciare quello che, a suo dire, è stato un «attacco squadrista messo in atto da sedicenti compagni verso la mia lista, finalizzata a screditare la nostra immagine davanti alla città. Un’aggressione non politica, ma esclusivamente diffamatoria, posta in essere per diffamare compagni e compagne da sempre attenti alla crescita economica, sociale di Bitonto. Un’aggressione che ha anche visto la ricomparsa di vecchi tesserati Psi colpevoli della scomparsa in Puglia del partito. Faremo un’opposizione di carattere amministrativo su tematiche che interessano la nostra città».
«Solo chi vive le frazioni conosce le loro problematiche – continua Arcangelo Putignano, capogruppo di Bitonto Cambia – Mi rendo a completa disposizione per ogni necessità, pur stando all’opposizione, per ogni questione relativa alle frazioni».
A lui fa seguito, dal suo gruppo politico, Vito Labianca che annuncia un’opposizione qualificata e propositiva, nei toni e nelle azioni, ma altrettanto attenta nel garantire la massima trasparenza nella gestione del bene comune. Da parte sua, la convocazione di un consiglio comunale ad hoc sulla Fer.Live e l’invito a garantire più sicurezza: «Dobbiamo far crescere la nostra città dal punto di vista economico, sociale e culturale. Servono competennze concrete, soprattutto nella consapevolezza di una macchina amministrativa deficitaria. Spero si possa mettere subito mano e rimpinguarla, specialmente nei settori dei lavori pubblici e dell’urbanistica. Sono settori importantissimi per la crescita della nostra città».