“Non avevamo mai visto una cosa del genere. Sì, di interventi negli anni scorsi ne abbiamo fatti, certo, però tutta questa violenza non l’avevamo mai registrata“.
E’ quasi incredulo l’uomo del Consorzio Custodia Campi, che, ieri, con un collega s’è visto l’auto di servizio letteralmente distrutta dal lancio di pietre.
Il vetro posteriore polverizzato da sassi pesantissimi e carrozzeria danneggiata in più punti.
Il tutto dopo che c’era stato anche un conflitto a fuoco fra le ombre della sera inoltrata fra gli agenti, che addirittura s’erano avvicinati strisciando carponi per non fare rumore, e i delinquenti intenti a battere rami e raccogliere frutti altrui.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Scientifica di Bitonto per tutti i rilievi del caso, che potrebbero portare molto presto all’identificazione dei malviventi, che hanno lasciato molte loro tracce sul luogo del furto.
“Sarà anche questa violenza figlia della crisi, che comunque non dà alcun diritto a delinquere. Poi, quest’anno, per una combinazione climatica fortunata, la nostra zona rispetto ad altre ha potuto godere di un’ottima produttività, motivo per cui finalmente è buono il prezzo delle olive“, osserva con acutezza la guardia campestre.
Che, di seguito, ci mostra con orgoglio il cassone con la refurtiva recuperata – forse più di 12 quintali di olive – con gli attrezzi del crimine accanto, verghe, panni e sacchi.
“Questa volta ci è andata bene. La prossima volta, chissà. Noi continuiamo a fare il nostro dovere, come sempre” e con un sorriso le due guardie si avviano verso l’agro bitontino, mentre calano fameliche le tenebre.