Adesso possiamo dirlo: dopo due settimane dall’annuncio, la certezza è diventata davvero tale. In “Network Contacts”, a Molfetta, da ieri non c’è più nessun dipendente sulla commessa INPS, una delle più grandi d’Europa, con il contratto di somministrazione, e quindi con agenzia interinale. E, soprattutto dicono addio alla instabilità, ai rinnovi contrattuali, alle proroghe, ai sogni agitati, e al rischio di diventare, da un giorno all’altro, senza una occupazione.
Dopo una lunga e non semplice trattativa tra i sindacati e i vertici aziendali conclusasi a fine settembre, oltre 180 operatori telefonici sono entrati a far parte della famiglia del colosso molfettese.
I numeri, allora, sono già quelli annunciati 15 giorni fa (clicca qui per articolo https://bit.ly/3ikM27S). Ci sono, allora 85 consulenti assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a 20 ore settimanali, e 97 che invece devono “accontentarsi” per il momento di una stabilizzazione leggermente diversa, con un contratto a tempo determinato con scadenza 30 novembre 2020. Per loro le porte dell’indeterminato sarebbero soltanto rimandate al 1°dicembre, a meno di clamorosi e negativi colpi di scena.
Tutto bene, allora? Non è proprio così, perché in questo passaggio importante ed ennesima puntata dell’accordo siglato il 25 novembre 2019 (quello che, per intenderci, ha disciplinato il passaggio degli ex operatori “Transcom” proprio a Molfetta), c’è qualcuno che non può sorridere. E cioè quegli operatori telefonici che, purtroppo, non sono stati confermati (una piccolissima parte, e ancora meno rispetto alle iniziali volontà aziendali) e si ritrovano disoccupati.
Altri, invece, sorridono a metà e sono i quasi 100 assunti a tempo determinato. Perché è vero che vedono un po’ più da vicino la stabilizzazione (ci sarebbe da attendere due mesi, in definitiva), ma, almeno per il momento, con un contratto lavorativo che è un passo indietro. E quindi a 10 ore settimanali, lo stesso con il quale sono stati assunti proprio in “Transcom” e lo stesso con cui, il 2 dicembre scorso, sono transitati a Molfetta. Per loro, però, sindacati e azienda avrebbero già trovato accordo per una estensione oraria che porterà le ore lavorative alle classiche 20 ore, considerato anche che sono gli unici dipendenti di “Network Contacts” ad avere una tipologia contrattuale del genere.
I sindacati (la Uil in prima linea), invece, parlano di grande risultato soprattutto per il modo in cui è stato ottenuto, e per il periodo storico arrivato.
“Abbiamo segnato – sottolinea una nota proprio del sindacato di Vito Gemmati – un punto importante del nostro percorso, Network Contacts ha internalizzato i somministrati della commessa INPS! Un impegno che aveva assunto nel passaggio e che, nonostante forze negative che hanno provato a remare contro, ha portato avanti con determinazione grazie anche alla pressione fortissima di chi come la UILCOM E LA UILTEMP ha sempre creduto e non ha mai mollato, puntando i piedi e sbattendo i pugni sul tavolo quando è stato necessario. Non è finita, ma il 30 settembre abbiamo vinto: aver dotato di un contratto di lavoro subordinato più di 180 lavoratori e lavoratrici, in un periodo come quello che stiamo vivendo, è un ottimo risultato, anche se rimangono da giocare altre partite. Non abbiamo ancora vinto la finale! Un abbraccio fortissimo a coloro che hanno visto interrompere il loro rapporto di lavoro, noi saremo a vostra disposizione se ne avrete bisogno. Un abbraccio a coloro che oggi sono amareggiati e spiazzati in quanto speravano dia avere qualcosa di più, a loro diciamo di guardare alla positività di una internalizzazione che è arrivata, seppure non è oggi perfetta così come ce l’aspettavamo. Abbiamo già gettato le basi per migliorarla”.
Quasi 100 persone sperano di non aspettare troppo per vedere queste migliorie…