C’è anche lo scienziato bitontino Francesco Stellacci nello staff di ricercatori che ha creato in laboratorio una super molecola killer di virus che potrebbe rivoluzionare i trattamenti delle patologie infettive di origine virale, comprese quelle emergenti alla stregua del nuovo coronavirus (2019-nCov). La caratteristica più importante di questa molecola – ottenuta da uno zucchero modificato – risiede nel fatto che pur avendo caratteristiche virucide è pienamente biocompatibile, cioè non uccide le cellule. Si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma nel panorama dei potenziali trattamenti contro i virus; tutte le molecole che li uccidono note fino ad oggi (come la candeggina) sono infatti citotossiche, dunque dannose per la salute. I farmaci antivirali che si usano normalmente non tendono infatti a uccidere il virus, ma a inibirne la crescita nell’organismo ospite. Ecco perché la nuova molecola ottenuta è stata immediatamente brevettata e getta le basi per futuri trattamenti innovativi (ancora lontani, comunque).
A progettare la nuova molecola killer di virus è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati della Scuola politecnica federale di Losanna (EPFL), Svizzera, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento dei materiali presso l’Università di Manchester, del Dipartimento di Microbiologia e Medicina Molecolare dell’Università di Ginevra, dell’Università del Québec-Laval e di numerosi altri istituti. Tre gli scienziati italiani coinvolti nello studio: Valeria Cagno, Matteo Gasbarri e, appunto, il bitontino Francesco Stellacci.