Per
l’Istituto comprensivo “Don Tonino Bello” di Mariotto la tempesta sembra essere
passata. Il rischio di non riuscire a costituire la prima media e di trasferire
i 13 ragazzi di Mariotto nella vicina Palombaio si è dileguato in poche ore,
grazie all’impegno del Provveditorato agli Studi di Bari, delle istituzioni
locali e del dirigente scolastico Nicola Bolumetti.
In
un incontro con il Provveditore Giuseppe Silipo -che si è svolto ieri mattina,
mentre le mamme e gli alunni manifestavano dinanzi alla scuola- il sindaco
Michele Abbaticchio, l’ex assessore all’Istruzione Vito Masciale e il
consigliere del PD Gaetano De Palma non hanno taciuto l’esigenza di
salvaguardare la scuola a Mariotto come presidio di legalità. O meglio, per
riprendere le parole del consigliere mariottano, la scuola quale “unico presidio istituzionale, che rappresenta
lo Stato italiano nella frazione”.
Immediato
è stato l’interesse del Provveditore, che ha riconosciuto la specificità delle realtà
in questione e ha stabilito la formazione di due classi prime per la Scuola
secondaria di primo grado, una a Mariotto e una a Palombaio. Dunque, le mamme e
gli alunni mariottani hanno vinto la loro dura battaglia, conservando il
“prezioso” diritto di frequentare la scuola in
loco.
“Dobbiamo imparare a conservare
tutto quello che otteniamo con grande fatica”, ammonisce De
Palma, “ottenere diritti, servizi e
infrastrutture è sempre più difficile, soprattutto per realtà come le nostre che
non hanno i numeri necessari”.
Tuttavia,
acquietati gli animi dei mariottani, ora è Palombaio a essere in fermento.
Perdendo la possibilità di avere due sezioni, si presenterebbe il disagio di
una classe cosiddetta pollaio, con 30 adolescenti, di cui 4 disabili. Ancora
una volta, quindi, le problematiche si trasferiscono da una frazione all’altra
come in un ping-pong, rendendo necessario concepire soluzioni comunitarie e
immediate.
“Non ci siamo
disinteressati a Palombaio e abbiamo sottoposto il problema seduta stante”,
continua il consigliere piddino , “il Provveditore
ci ha assicurato di risolvere anche i disagi dell’altra frazione e, a tal
proposito, il sindaco, l’ex assessore Masciale e io ci impegniamo a seguire la
vicenda, affinché questa volontà sia rispettata”.
A
quanto pare, per risolvere il problema si ricorrerà alla differenza tra
organico di diritto e organico di fatto. Il primo è costituito dai posti che il
Ministero organizza sulla base delle iscrizioni degli alunni entro il mese di
gennaio. L’organico di fatto è stabilito successivamente, in base alle
variazioni che si verificano nella costituzione delle classi, per mille
accadimenti.
A
Mariotto, Il Provveditorato ha affidato l’organico
di diritto e, in questo modo, ci si assicura che la prima media arrivi a fine
ciclo. A Palombaio, per ottenere un’eventuale seconda sezione, si attingerà
all’organico di fatto, previa segnalazione da parte del dirigente scolastico.
Spetta a quest’ultimo, quindi, portare a casa un’altra conquista.
“L’unica cosa che mi
rammarica”, conclude De Palma, “è che si cercano colpevoli anche dove non ce ne sono. La politica
bitontina è sempre stata attenta alla situazione scolastica nelle frazioni e lo
ha dimostrato istituendo l’istituto comprensivo e trasferendo a Palombaio la
sede della presidenza e delle segreterie. Anche ora, la politica si è mossa al
momento opportuno”.