Da Michele Giammarelli e Nicola Vacca del movimento politico “Bitonto in testa” riceviamo.
“Gentilissimo direttore
È di queste ore la notizia delle convocazioni elettorali (election day), 8/9 Giugno 2024. Nello specifico, non le saranno sfuggiti i movimenti propedeutici alle stesse con relative dichiarazioni pseudoelettorali. Per esempio, balza alla mente la dichiarazione fatta da De Caro (sindaco di Bari) sulla questione strade dissestate causa l’interramento di reti a servizio. Allora la domanda sorge spontanea: può un sindaco fare affermazioni di questo tipo dopo aver amministrato per 10 anni un comune come Bari?
Allo stesso modo e con identiche finalità può un governatore come Emiliano ad un anno dalla scadenza e alla ricerca del terzo mandato risolvere la questione rifiuti con la richiesta d’apertura di due nuove discariche (bloccate per vizi procedurali) per giustificare, o meglio, per tentare di arginare l’aumento Tari del 50%?
Abbiamo fatto questi due semplici esempi per indirizzare la discussione al vero problema: “i nostri eroi”, che evidentemente sono a scadenza, tentano in tutti i modi (facendosi eleggere) di ritornare ad essere, INSIEME (ancora una volta) la guida politica del PD e forse della Regione Puglia. Naturalmente i sostenitori, o meglio, le tifoserie del PD sono allertate.
Questo fenomeno (le tifoserie) a Bitonto è già realtà, difatti avrà saputo per esempio dell’impegno dell’ex sindaco di Bitonto per la candidatura di De Caro al parlamento europeo. Allo stesso modo gli Emilianisti del tempo (Giugno del 22) oggi sostenitori occulti di Ricci, insieme alla quasi totalità del PD sono alla ricerca disperata di un candidato locale alle europee (quota PD) in alternativa a De Caro. A questo proposito si sussurra di un esponente di primo piano del mondo agricolo. Naturalmente quanto sopra descritto porterà non pochi problemi all’indomani dell’election day. Radio Fante racconta di desideri mai sopiti di terzi mandati locali. Nel mentre, purtroppo per la città, i disastri amministrativi (piazza caduti del terrorismo, piazza Moro, piazza XX Settembre) ereditati e non, sono la risultante di questo modo di fare, l’opposizione, invece, risulta essere tollerante o mai presente”.