C’è una parte di Bitonto che non ci sta.
Un gruppo nutrito di cittadini, riunitisi in un Comitato spontaneo, che non accetta verdetti calati dall’alto con scarso rispetto della democrazia. E così grida “No” alla Città Metropolitana.
Da qualche giorno è comparso sulle plance metalliche un manifesto eloquente che annuncia: “Dal 1° Gennaio 2015 alla Provincia di Bari, che
già è stata soppressa, subentrerà la Città Metropolitana“.
E spiega: “Questo nuovo ente di secondo livello, oltre ad
ereditarne tutte le funzioni, sarà chiamato soprattutto a “curare lo sviluppo strategico del territorio
mediante attività di coordinamento, promozione e gestione integrata dei
servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione nonché mediante
l’attività di pianificazione territoriale generale, la promozione dello sviluppo
economico e il sostegno alla ricerca“.
Il testo entra nel dettaglio che ci riguarda da vicino: “La legge approvata prevede che alla Città
Metropolitana siano trasferiti patrimonio, risorse e personale della ex
Provincia e che, come primo assetto istituzionale, il sindaco metropolitano sia
il Sindaco della Città capoluogo.
In modo
incostituzionale e antidemocratico, senza neppure essere consultati tramite
REFERENDUM, configurandosi nei fatti UNA FUSIONE FRA COMUNI, i cittadini
di 41 (quarantuno) centri urbani anche di una certa importanza si ritroveranno un
sindaco mai votato“.
La storia sembra ripetersi dolorosamente: “Per l’ennesima volta – e rischia di essere
l’ultima e definitiva – Bari allungherà le mani sulla nostra città con intenti
predatori. Dopo averci scippato la
Diocesi, l’Ospedale e il Tribunale, adesso i baresi vogliono prendersi tutto.Difendiamo la nostra storia millenaria, la nostra grande cultura, la nostra
inimitabile identità, la nostra ricchezza economica dall’assalto del capoluogo“.
Consequenziale e necessario l’inviato a fare fronte unico e robusto: “Bitonto potrebbe presto trasformarsi nella periferia di Bari, a rischio
incuria e abbandono. Dunque, solo se sapremo essere tutti – ma proprio tutti, senza distinzioni d’appartenenza
politica, perché è una questione che riguarda ugualmente tutti i bitontini– compatti contro l’ulteriore attacco esterno potremo riuscire a portare in
salvo la nostra città“.
Dunque, il Comitato presto si attiverà anche per una raccolta di firme ed un gazebo informativo per i cittadini presso Porta Baresana.
La battaglia è appena iniziata.