Danneggiamento
aggravato in concorso e violazione della normativa antiviolenza negli
stadi.
Con
queste accuse, gli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza di
Bitonto hanno denunciato in stato di libertà cinque persone,
supporters neroverdi, responsabili di aver aggredito il pullman del
Novoli calcio prima della partita contro l’Us Bitonto al “Città
degli Ulivi”.
Impossibile
dimenticare quello che è successo. Un brutto spot per il calcio e la
nostra città.
Erano
le 14,15 di domenica.
Il
Novoli, squadra e dirigenti (la trasferta era vietata ai tifosi) più
il collaboratore di campo – guidava un’auto che precedeva il bus
leccese – imboccano via Raffaele Abbaticchio e sono “accolti”
da bombe carta e lancio di pietre, che hanno danneggiato il mezzo di
trasporto ospite.
Sul
campo – la partita inizierà con mezz’ora di ritardo – finirà
3-0 per i padroni di casa, ma il fatto, questo increscioso fatto,
aveva già fatto il giro del tacco d’Italia.
Reclamo
agli organi federali. In
attesa di capire quale sarà la decisione del giudice sportivo, il
Novoli Calcio, già al termine della partita, ha annunciato “reclamo
ufficiale alla Lega
nazionale Dilettanti e
agli organi federali preposti per i gravissimi fatti accaduti prima
della gara. Quest’azione è necessaria soprattutto per garantire che
non si possano più verificare episodi del genere, indecorosi e
pericolosi per l’incolumità delle persone coinvolte e per i valori
che lo sport, e il calcio in questo caso, devono trasmettere”.
“Atti
davvero criminosi”.Sull’accaduto, è arrivato il commento anche di Franco Natilla,
Consigliere comunale nonché Osservatore arbitrale dell’Associazione
italiana arbitri (Aia).
“Sono
legato a un tifo vissuto in maniera sportiva – scrive
– con
spirito di leale rivalità e di rispetto degli avversari. Per questo
sento di esprimere una ferma censura, senza attenuanti, nei confronti
di chi si confonde con la parte sana del tifo e si rende colpevole di
simili azioni. Sono atti davvero criminosi. C’è premeditazione in
questa violenza ai danni della formazione ospite del Novoli.
E
spiace riscontrare che certi eventi non siano stati oggetto di misure
di prevenzione considerati i gravi incidenti al termine dell’incontro
dell’anno scorso a Novoli (lancio
di pietre ai danni dei tifosi neroverdi, ndr). Sarebbero
stati evitati i danni al pullman con gli incolpevoli calciatori,
tecnici e dirigenti del Novoli, ma anche all’immagine dell’intera
comunità bitontina”.
“Non
abbiamo ideologia politica”. Dice
la sua anche il gruppo del Nucleo compatto 2013, gli ultras
neroverdi, che prende decisamente le distanze da quanto successo. “Il
Nucleo Compatto si estranea dai fatti accaduti nel prepartita e
accusa ancora una volta quei concittadini che, nonostante siano
lontani dal Bitonto e dalla realtá che lo circonda, sono pronti a
buttare al macero tutto quello che dal 2003 abbiamo fatto.
Il
nostro gruppo non ha nessuna ideologia politica, non é fascista, né
nazista e non ha mai assunto comportamenti o gesti che lo possono
ritenere tale. Il nostro gruppo non ha mai assaltato un mezzo di una
società calcistica e ha sempre cercato di risolvere conflittualità
con tifoserie avversarie sugli spalti, senza creare disagio a
nessuno. Esprimiamo solidarietà e supporto ai diffidati novolesi e
al resto della tifoseria che, a causa delle leggi attuali, non ha
potuto seguire la propria squadra. Il Compatto é questo, e prima di
gettare fango, confrontatevi, perché é più ignorante chi parla
senza sapere, che uno di noi che fa quello che voi non potreste mai
capire”.