Dal signor D. I. riceviamo e pubblichiamo.
“Cortili… sempre Aperti?
Area di Via Antica della Chinisa: basta con le solite lamentele non roviniamo quanto di buono e
positivo è stato creato.
La gestione di questa area è un esempio di Partenariato Privato-Pubblico-CittadinanzAttiva
(PPPCA) riuscito, a loro insaputa. Tutti gli attori-protagonisti di questa impresa sono
semplicemente da elogiare.
I PRIVATI che per anni (10 lustri, a mia memoria) continuano a mettere a disposizione dell’intera
collettività questo spazio di loro proprietà disinteressatamente e gratuitamente offrendo una serie di
sevizi
? parcheggio: rigorosamente selvaggio;
? parco cinofilo: area sgambamento per cani ma senza museruola, deposito deiezioni liquide
ed escrementi animali;
? isola ecologica: smaltimento rifiuti libero ed indifferenziato;
? area verde (vegetazione rigogliosa e spontanea);
? varie ed eventuali.
L’ente PUBBLICO che per anni (10 lustri, a mia memoria) quasi approfitta della magnanimità dei
privati e ne incentiva inconsapevolmente l’azione lasciando che tutte le attività suddette si svolgano
indisturbatamente intestandosi involontariamente il successo del progetto a costo zero ideato da
questi ultimi.
LA CITTADINANZA-ATTIVA che per anni (10 lustri, a mia memoria) usufruisce dei servizi ed in
cambio contribuisce al mantenimento perenne dell’indecenza urbana.
E veniamo alle segnalazioni/denunce legittime sulla invivibilità che, secondo il mio modesto parere,
non tengono in debita nota dei benefici di cui verrebbero privati la collettività e il quartiere.
Non oso pensare la delusione negli occhi di quanti resterebbero orfani di questo, unico e
meraviglioso, spettacolo godibile H24-365/366.
Ve la immaginate l’intera area privata, delimitata e bonificata, senza più servizi?
• Niente più parcheggio selvaggio. Disagi alla viabilità aumento soste felici dappertutto e
circolazione in tutti i sensi di marcia
• Niente più parco cinofilo. I cani portando a spasso i loro padroni tornerebbero ancora di più
a depositare le loro deiezioni ed escrementi nei pressi delle case dei residenti (vale sempre la
regola che farle adagiare davanti alle abitazioni altrui è meglio che davanti casa propria e
poi attenzione a redarguire i proprietari delle bestiole rischio minacce ed incolumità fisica).
• Niente più isola ecologica. I rifiuti verrebbero smaltiti anche per strada e ci toccherebbe
pulire più spesso vista la carenza di operatori ecologici in questa periferia.
• Niente più area verde. La vegetazione rigogliosa, fiore all’occhiello della zona, sparirebbe
per sempre. (rischio aumento inquinamento, rischio estinzione specie rare insetti e roditori).
Vogliamo fermare tutto questo definendolo degrado? OK, MI PIACE, facciamolo ma assumiamoci
le responsabilità visto che l’area, così come è stata concepita, ha un alto gradimento e riscuote un
ampio consenso e quindi andrebbe solo difesa e tutelata.
Impariamo a cogliere il positivo, cerchiamo di attivarci per preservare, custodire e alimentare o al
massimo non rovinare il disordine organizzato, l’anarchia costituita e l’inciviltà divenuta sovrana.
Non rischiamo, per favore, che regni l’igiene, il rispetto, l’educazione in una parola il progresso.
In ogni modo urgono provvedimenti, controlli frequenti, sanzioni immediate e severe.
Vedrete, comunque, la risoluzione sulla destinazione dell’area è a portata di mano e si avrà tra 1 o al
massimo 2 lustri. Scommettiamo?”