Le strade che circondano Bitonto sono al centro
dell’attenzione delle forze dell’ordine.
Negli ultimi
giorni, infatti, lungo le strade provinciali di collegamento da e verso la
città, sono state almeno due le rapine ai danni di commercianti.
A dare l’allarme, qualche giorno fa, il commissario regionale pugliese e
vicepresidente nazionale della Fiva-Confcommercio, Andrea Nazzarini. La
Fiva è l’associazione di categoria dei «venditori su aree aperte», ovvero gli
ambulanti. E sono proprio questi a finire di continuo, negli ultimi mesi, nel
mirino delle bande malavitose che imperversano tra il Sud della Capitanata e il
Nord Barese. I comuni più colpiti dal fenomeno criminale vanno da Cerignola a
Bitonto, passando per Andria e Bisceglie.
Secondo le
testimonianze, specializzata in questi colpi sarebbe una banda, che
naturalmente ha come obiettivi il furgone degli ambulanti e la merce contenuta.
Per gli inquirenti “potrebbe essere sempre la stessa, composta da
quattro uomini, che bloccano il mezzo preso di mira o con finti incidenti o con
veri e propri posti di blocco”.
«La mattina per
molti colleghi è diventato un vero e proprio incubo raggiungere i mercati»,
dice ancora Nazzarini. Del resto, a parte le raccomandazioni agli ambulanti a
«tenere gli occhi aperti» e nel caso avvertire immediatamente
le forze dell’ordine, dalla Fiva hanno scritto una lettera sia la prefetto di
Bari, Mario Tafaro, sia a quello della BAT, Carlo Sessa.
«I recenti
episodi delinquenziali – si legge a firma dello stesso
Andrea Nazzarini – che si stanno verificandosi in alcuni territori delle
nostre due province di Bari e BAT (rapine a mano armata e sequestro dei mezzi
di locomozione) destano sempre più preoccupazione tra gli operatori del
commercio su aree pubbliche. Operatori che per la tipicità della propria attività
sono costretti a percorrere le strade provinciali in particolari fasce orarie.
Sicuramente il perdurare della crisi economica sta accentuando ed incrementando
questi fenomeni di microcriminalità esponendo gli ambulanti ad “incontri”
pericolosi che, spesso, sfociano in rapine e colluttazioni. Pertanto chiediamo
quella maggiore e necessaria sicurezza che soltanto una presenza più costante
delle forze dell’ordine può garantire, con un “monitoraggio”, nelle ore di
maggiore rischio, più intenso da parte dei Carabinieri, della Polizia di Stato
e della Guardia di Finanza».