Un giovane di Bitonto è stato aggredito brutalmente da un gruppo di bulli presso il campo da basket di via Berlinguer, l’unica struttura sportiva libera a disposizione nel territorio comunale. L’episodio è avvenuto due giorni fa, quando il ragazzo, membro della squadra di basket “Virtus Bitonto”, si era recato al campetto insieme ad alcuni compagni di squadra. Mentre stavano giocando, un gruppo di cinque o sei coetanei del posto si è avvicinato con l’intento di interrompere la partita e prendere di mira il giovane.
I bulli hanno iniziato con insulti pesanti, passando presto alle minacce di violenza. Alcuni amici della vittima sono scappati, ma il ragazzo è rimasto insieme a quattro compagni per riporre i loro indumenti nelle borse. In quel momento, uno dei bulli ha cercato di rubare la bici del giovane, che però è riuscito a fermarlo. Questo ha scatenato la furia del gruppo: i bulli hanno iniziato a calciare la bici, accerchiando la vittima e spingendola contro un muretto di pietra. Uno di loro è poi salito a cavalcioni sul giovane e lo ha colpito con numerosi pugni in testa, fino all’intervento di uno dei compagni della vittima.
A peggiorare la situazione, uno dei bulli, temendo di essere stato fotografato, ha avvicinato la vittima, pretendendo che cancellasse eventuali foto dal cellulare, sebbene non ce ne fossero. La richiesta è stata solo una scusa per infliggergli un altro ceffone e minacciarlo: “Ora ti togliamo sia la bici che il telefono, e se ti permetti di andare agli sbirri, sei morto.”
Il giovane ha riportato una grave tumefazione al volto, un trauma cranico e varie escoriazioni alla spalla e al ginocchio sinistro. I medici del pronto soccorso dell’ospedale “San Paolo” di Bari hanno refertato lesioni guaribili in circa 10 giorni, salvo complicazioni.
La notizia dell’aggressione ha sconvolto la comunità, in particolare la Virtus Bitonto, che ha espresso il suo sdegno sui social: “Siamo venuti a conoscenza di questa terribile notizia ieri e da allora siamo in stretto contatto con la famiglia del nostro tesserato. Siamo sconvolti perché su un campo sportivo, luogo di aggregazione per eccellenza, episodi come questo non devono mai accadere. Quel campetto è l’unico luogo in cui i giovani cestisti della nostra città possono divertirsi praticando il nostro amato sport. Grazie anche al sostegno delle amministrazioni comunali che si sono succedute dalla costruzione del campo, siamo intervenuti più volte per mantenerlo in ordine e funzionante, e non possiamo tollerare che avvengano situazioni di questo tipo. Un fortissimo abbraccio al nostro atleta e alla sua famiglia: lo aspettiamo al più presto in campo.”