Avevamo raccolto, qualche giorno fa, il suo grido d’allarme. Ieri pomeriggio, stanco della sordità delle istituzioni, si è armato di tutti gli arnesi del caso, cazzuola inclusa, ed è intervenuto lui. Lello Achille, erede di una gloriosa tradizione commerciale, si è ritrovato costretto ad intervenire per mettere in salvo l’affresco che adorna l’Arco Pinto, gravemente danneggiato dalle mano ignoranti dei soliti giovani barbari e annoiati. Ha provveduto lui, perché per le opere d’arte l’annuncite istituzionale non incanta nessuno. Il tempo passa, purtroppo, e lascia il segno, mentre le parole pur rassicuranti, volano via. “Arco Pinto.Se non lo avessi fatto, 10 cm e più di dipinto sarebbero andati perduti poiche bussando su di esso ho sentito il vuoto ,segno che sta perdendo l ‘ancoraggio al sottofondo,ho bloccato il restante con prodotti naturali e colori ad acqua ,facilmente removibili ,ma resistenti affinché il dipinto rimanga attaccato, casomai (ma penso mai) si decidesse per un restauro a da venire. Come spero di coinvolgere il vicinato affinché possiamo ingabbiarlo con una copertura in Plexiglass ,chissà che gli scalmanati modaioli serali lo lascino in pace. Più di questo e nella maniera meno indolore per il Dipinto proprio non potevo fare. Ho provveduto inoltre a eliminare quei graffiti blu e rossi che deturpavano la cornice in cemento”, il post di Achille. Grande esempio di senso civico, Lello.
Anche il Comune, comunque, si sta muovendo per risolvere la situazione. Proprio ieri, infatti, l’assessore al Marketing territoriale, Rocco Mangini, ha sottolineato che il ricavato del concerto nel quale sarà protagonista Katia Ricciarelli, martedì prossimo (nell’ambito degli appuntamenti di Memento, ndr), sarà utilizzato proprio per l’affresco in questione.