Dai referenti di Fare Verde Bitonto, avv. Giuseppe Cazzolla, e di Italia Nostra, geom. Domenico Masciale, riceviamo e pubblichiamo:
Il 24 ottobre è stata fissata la data per la discussione innanzi al TAR di Bari riguardante il giudizio tra il Comune di Bitonto e la Città Metropolitana di Bari avverso le determinazioni con cui la stessa Città metropolitana ha rilasciato l’AIA con parere favorevole alla società FER.Live. Ed è proprio in virtù di questa autorizzazione che la società privata potrà realizzare un bacino di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi ( sul o nel suolo) per un volume netto di rifiuti abbancabili nell’intero bacino pari a circa 2.100.00 m3 e per un quantitativo annuo di 180.000 t/annue in agro di Bitonto all’interno di una cava dismessa, situata in una zona a vocazione esclusivamente agricola ed a meno di 3 chilometri dalle frazioni di Palombaio e di Sovereto.
Invece non è stata diffusa la notizia che ad inizio anno la società FER.LIVE si è attivata presso la Regione Puglia per ottenere un PAUR ( Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale) denominato “ modifica al funzionamento dell’impianto di discarica autorizzato con D.D. N. 5543/2022 dalla Città Metropolitana per l’introduzione di nuove tipologie di rifiuti da smaltire” .
E’ apparso chiaro, a questo punto, che la società in questione, ottenuta l’autorizzazione dalla Città metropolitana, punta ad ampliare le tipologie di rifiuti da conferite in discarica ( timore che le associazioni avevano sempre paventato), cercando di reintrodurre quei codici che in fase di AIA erano stati eliminati viste le calzanti osservazioni proprio delle associazioni.
Non possiamo fare a meno di chiederci perché il Comune di Bitonto (che, invero, in fase amministrativa e giudiziale, sta diligentemente opponendosi alla realizzazione della discarica) non ha informato i cittadini di questa nuova minaccia.
Analogo atteggiamento è stato messo in atto nei confronti delle associazioni, specie quelle, come le firmatarie del presente comunicato che sono intervenute ad adiuvandum del Comune di Bitonto nel giudizio pendente innanzi al TAR, associazioni che, da sempre, come tutte le altre presenti sul territorio, sono costante punto di riferimento per i cittadini. Tanto sorprende specie perché le ultime azioni mese in campo si sono svolte tutte in sinergia con l’Amministrazione Comunale. Sicuramente se le Consulte, ad oggi, mai convocate, fossero attive, sarebbero state un ottimo luogo di confronto e di discussione così come prevede lo Statuto Comunale.
Il termine per presentare le osservazioni presso la Regione Puglia scade il 07 settembre, auspichiamo, pertanto, che prima di detto oramai risicato termine, l’Amministrazione convochi le associazioni per informarle sullo stato dell’iter amministrativo e per concordare eventuali strategie in comune.