Giovedì scorso, Avviso Pubblico è stata
audita dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle
intimidazioni nei confronti degli amministratori locali, presieduta dall’on.
Doris Lo Moro.
A
rappresentare l’associazione c’erano il Vicepresidente e Sindaco di Bitonto,
Michele Abbaticchio e il Coordinatore Nazionale, Pierpaolo Romani.
Il
tema principale dell’audizione è stato quello di comprendere l’ampiezza del
fenomeno e quali misure di prevenzione possono essere messe in atto.
Il
primo ad intervenire è stato il Coordinatore Nazionale di Avviso Pubblico, il
quale dopo aver presentato ai componenti della Commissione i dati censiti
nell’ultimo Rapporto Amministratori sotto tiro, redatto dall’associazione, ha
affermato: “Avviso Pubblico vuole rendere visibile a livello nazionale un
fenomeno che rischia di rimanere confinato solo nella cronaca locale.
L’Associazione ha istituito un gruppo di lavoro denominato “Comuni sciolti per
mafia e amministratori sotto tiro” per monitorare gli episodi di intimidazione
e minaccia nei confronti degli amministratori locali e non lasciare sole queste
persone“.
Successivamente
il Sindaco di Bitonto e Vicepresidente di Avviso Pubblico, Michele Abbaticchio,
ha esposto alla Commissione le proposte di Avviso Pubblico: garantire la dovuta
protezione agli amministratori locali minacciati; attivare una specifica banca
dati che censisca e analizzi periodicamente il fenomeno delle minacce agli
amministratori locali; inserire uno spazio specifico dedicato al fenomeno degli
amministratori minacciati nelle relazioni ufficiali sullo stato della lotta
alla criminalità organizzata in Italia; approvare in tempi rapidi la modifica
dell’articolo 416-ter del codice penale; riformare la legge sullo scioglimento
dei comuni per sospetto di infiltrazione mafiosa; valutare la possibilità di
conferire al Sindaco, mediante opportune deroghe legislative, di poter
disporre, anche amministrativamente, del proprio personale dedicato all’ordine
ed alla sicurezza pubblica; investire risorse economiche, derogando anche al
patto di stabilità, per garantire l’implementazione di politiche sociali ed
occupazionali capaci di garantire diritti e di sottrarre consenso alle
organizzazioni mafiose; nei comuni sciolti per infiltrazione mafiosa, investire
in risorse umane qualificate, favorendo il distaccamento, per uno specifico
arco temporale, di personale amministrativo dirigenziale proveniente da altre
parti del territorio nazionale, avulso da rapporti di parentela con personaggi
locali inquisiti o condannati, e finanziare percorsi formativi per i dipendenti
pubblici; in situazioni di particolare gravità per la sicurezza e l’ordine
pubblico, dare la possibilità al Sindaco, su invito del Prefetto, di poter
partecipare al comitato di coordinamento delle forze dell’ordine per conoscere
la pianificazione degli interventi sul proprio territorio, e fare in modo che
il Governo si impegni in un’apposita campagna informativa istituzionale sugli
obblighi e doveri dei Sindaci e degli Enti Locali in materia di appalti
pubblici, al fine di diffondere presso i cittadini, la necessità di attendere i
tempi e le modalità necessarie previste per legge.
Tale proposta verte a
ridurre la casistica di intimidazioni rivolte agli amministratori locali
prodotte da imprese o dipendenti in stato di crisi economica e sociale.
Diversi
sono stati gli interventi e le domande poste dai commissari.
A
chiudere l’audizione, durata quasi due ore, è stata la Presidente, Doris Lo
Moro, la quale ha dichiarato: “Ringraziamo Avviso Pubblico per il lavoro che fa
e soprattutto per i tanti amministratori che mette insieme, i quali, nonostante
quello che subiscono non si arrendono. Il Senato attraverso la costituzione di
questa Commissione ha dato una sua prima risposta. Il nostro obiettivo
principale è quello di far sentire la nostra presenza anche sui territori, di
stare vicino a queste persone e tutelarle. Il nostro impegno è quello di
mettere a punto entro sei mesi un disegno di legge che garantisca la dovuta
protezione e misure di sostegno agli amministratori minacciati”.