Candidare la Città Metropolitana di Bari al titolo di Capitale italiana dei Giovani per il 2017.
Lo propone il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, al sindaco metropolitano, Antonio Decaro.
Il titolo di Capitale Italiana dei Giovani viene assegnato annualmente alla città italiana vincitrice dell’omonimo premio, promosso da Forum Nazionale dei Giovani, Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Agenzia Nazionale per i Giovani e ANCI Giovane con lo scopo di sostenere e attivare idee e progetti innovativi in grado di garantire ai giovani un ruolo da protagonisti nella società civile.
La città prescelta ha la possibilità di mettere in mostra per dodici mesi la sua vita e il suo programma vario di iniziative rivolte alle giovani generazioni.
Per il 2015 e il 2016 il titolo è stato assegnato alla città di Perugia. Per il 2017 sono aperte le candidature, che andranno presentate entro il 28 febbraio 2016. La selezione si concluderà a giugno 2016 con la proclamazione della citrtà vincitrice.
Nella nota indirizzata a De Caro, Abbaticchio sottolinea l’importanza del lavoro che l’Amministrazione comunale da tempo ha messo in campo per restituire ai giovani il diritto di abitare la città.
“Sento il dovere – scrive il sindaco di Bitonto – di impegnarmi difronte alla mia Comunità, dal prossimo anno, avviando tutti i servizi di nuova costituzione che aprono le strutture pubbliche alle fasce giovanili. Apriamo e continueremo ad aprire i nostri contenitori culturali nelle fasce serali animandoli con eventi che parlano delle nuove forme artistiche e grafiche e, nell’anno 2016, inviteremo i ragazzi a riunirsi presso la biblioteca comunale con i suoi nuovi servizi hi tech, avviando il bando per selezionare giovani professionalità di innovativa estrazione per accoglierle in pubblici uffici (sia in ottica di job training sia per costruire la loro credibilità facilitando il loro inserimento nella libera economia), continuando a sostenere con eventi di prossimità giovani imprenditori dell’artigianato e dell’enogastronomia.
Sentiamo il dovere, in questa direzione, di aiutare il nostro territorio a ridare credibilità al proprio futuro, perchè i nostri ragazzi ritornino a credere che ci siano altre prospettive, diverse dalla provvisorietà di un lavoro precario o dalla raccomandazione dell’amico di turno.
Ovviamente anche la Città metropolitana di Bari “sente” questa necessità e tu ne hai dato prova immediatamente, condividendo contutti noi la necessità di elaborare un Piano Strategico che abbia come missione quella di restituire al Talento Pugliese e non il ruolo che gli compete in un qualsivoglia Paese civile, puntando sull’aumento della sua attrattività economica.
Su questi presupposti e sulla base della ricchezza delle infrastrutture universitarie e scientifiche presenti in particolare nella Città di Bari, vorrei che insieme, come Città Metropolitana, aderissimo ad una sfida affascinante, rivolta prima di tutto a noi stessi: diventiamo “Capitale italiana dei Giovani”, sfidiamo i nostri territori e selezioniamoli come sedi attrattive della costituente Capitale sulla scorta del numero delle opportunità e dei servizi che saranno in grado di offrire ai nostri ragazzi.
La legge non ci consente di assumerli direttamente, ma insieme possiamo costruire delle basi istituzionali importanti per favorire la valorizzazione delle loro capacità anche facilitando la loro partecipazione al governo del bene pubblico (cosi come evidenziato dal regolamento dei promotori istituzionali del riconoscimento nazionale).
Insieme, parallelamente, costruiamo le basi per una Terra metropolitana a misura di bambino.
Una sfida importante anche in termini di sicurezza, di contrasto alle organizzazioni criminali che minacciano costantemente le nostre terre, di educazione alla cultura della Responsabilità civile.
Un bambino sottratto alle regole della mafia è un cittadino attivo restituito alla collettività.
Anche su questo possiamo e dobbiamo fare sempre di più. Insieme a te possiamo vincere la sfida più importante e costruire un modello per il futuro di questo Paese.
Possiamo farlo, perchè ci crediamo davvero”.