Quest’anno ricorre il 50° anniversario di consacrazione 1971-2021 del magnifico gruppo marmoreo della Pietà situato nella prima Cappella lato ovest, nella Basilica Pontificia è il luogo sacro più visto dai visitatori e fedeli, perché è un passaggio d’obbligo per accedere all’altare maggiore dei Santi Medici.
La scultura marmorea originale della Pietà è ubicata nella Basilica San Pietro in Vaticano, essa viene definita una delle sculture più incantevoli della storia dell’arte, è una delle opere più rappresentative del Rinascimento (databile tra 1947 e il 1499), la Pietà è considerata il primo capolavoro dell’artista Michelangelo Buonarroti.
La Pietà mostra la Vergine seduta, facendo oscillare il cadavere di Gesù sulle ginocchia e sul braccio, il sottosuolo è formato da una roccia che secondo la tradizione biblica dovrebbe essere il Golgota (Mc 15,22) il luogo della crocifissione di Gesù.
Nella Basilica dei Santi Medici di Bitonto è situata una perfetta copia della Pietà, essa fu donata dal vescovo mons. Aurelio Marena il 28 agosto 1968 mentre il piedistallo in granito rosso porpora fu donato dalla sorella del vescovo sig.ra Maria Marena nel 1971. Mons. Marena fece incidere alla base del piedistallo una sua dedica: MADRE PIETOSISSIMA PREGATE GESU’ PER NOI
Il gruppo marmoreo della Pietà è uno dei tesori custoditi gelosamente nella Basilica Pontificia, esso fu consacrato con una solenne liturgia il 18 febbraio 1971, quest’anno ricorre l’anniversario del dono perenne fatto cinquant’anni fa dal vescovo.
La storia della costruzione della Basilica è legata alla Pietà, infatti prima della costruzione in piazza Obelisco sorgeva una modestissima chiesetta campestre dedicata alla Madonna della Pietà, di cui si rese necessaria la sua demolizione nel 1963. Proprio a ricordo di quella chiesetta il vescovo Marena pensò bene di dedicare una Cappella alla Madonna della Pietà, fece eseguire dallo scultore Palla di Pietrasanta la riproduzione originale della Pietà di Michelangelo.
Nella Cappella i lavori edili furono seguiti da mons. Domenco Vacca (primo parroco-rettore) e affidati alla Ditta Muzio Domenico, che con opera d’arte incastonò e fissò con precisione perpendicolarmente al centro della Cappella il gruppo marmoreo della Pietà, in modo lineare alla visione pubblica e alla venerazione dei fedeli.
L’arcivescovo di Bari-Bitonto mons. Mariano Magrassi devoto alla Madonna, ogni volta che si recava in Basilica sostava in atteggiamento orante dinanzi alla Pietà, e anche per contemplare la bellezza artistica.
Nel 2016 in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco il parroco-rettore don Vito Piccinonna pensò bene di arricchire e abbellire la Cappella della Pietà eliminando una mini ringhiera d’accesso in alluminio dorato, fece realizzare un confessionale intagliato in legno di noce, diventando così un luogo sacro nel quale viene amministrato ai fedeli il sacramento della riconciliazione (detto anche confessione o penitenza).
Le relative notizie storiche della Cappella della Pietà sono riportate nei Registri degli Atti della Curia Vescovile, nell’Archivio Storico della Basilica dei Santi Medici e nel pregevole volume episcopale: “Il carisma del vescovo mons. Aurelio Marena (1950-1978) nella Basilica Pontificia dei Santi Medici Cosma e Damiano”, presentazione di mons. Alberto D’Urso vicario episcopale territoriale, introduzione di don Vito Piccinonna parroco-rettore e del dott. Michele Abbaticchio sindaco, di cui è autore il prof. Giuseppe Cannito presidente emerito dell’Arciconfraternita Immacolata Concezione, Patrona di Bitonto, con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto.
Nella Basilica Pontificia Santi Medici sicuramente i visitatori e i fedeli nel vedere la Pietà possono meditare il dolore della Madonna verso suo figlio Gesù, mentre a livello artistico possono contemplare un fascio di raggio di luce ben visibile irradiando splendore e stupore ai propri occhi.
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