DI ALINA LICCIONE
Sin da piccolino, è sempre stato molto attratto dalla luce e da tutti i suoi riflessi tanto da provare puntualmente un incredibile attrazione nei confronti di oggetti particolarmente fosforescenti e brillanti.
Amante della bellezza e dell’arte dopo essersi laureato in architettura il maestro Peppino Campanella ha lasciato Firenze per tornare nella sua amata Puglia. Ha creato il suo laboratorio all’interno di un vecchio frantoio dotato di una terrazza spettacolare a picco su uno degli scorci più suggestivi della magica Polignano a Mare cioè Lama Monachile. La parte antistante di questo luogo l’ha adibita a spazio espositivo e si possono ammirare le opere già ultimate.
Ed è proprio in questo originale spazio, una vera chicca che ogni giorno dà sfogo alla sua creatività ispirato dalla straordinaria bellezza dei colori di quel cielo che sembra fondersi con l’azzurro del mare che Domenico Modugno in una delle sue più celebri canzoni definì con : “Nel Blu dipinto di Blu“ dalla forza di quelle scogliere le cui sfumature mutano di giorno in giorno grazie all’intensità delle albe, le nuances dei tramonti, dei temporali e delle giornate estive riscaldate dal sole che splende leonino la cui energia arriva dritto al cuore.
Ogni sua creazione è un pezzo unico perché realizzata in modo artigianale, per dare vita alle sue sculture di luce utilizza come materiale principe il vetro, che spesso viene recuperato da vetrerie in dismissione. I vetri che sceglie di usare vengono lavorati manualmente riducendoli in piccoli pezzi con grande pazienza e dedizione vengono sminuzzati sfaccettati levigati a seconda della forma che si intende raggiungere per poi essere fissati con lo stagno facile da lavorare poiché piuttosto malleabile, un metallo peraltro resistente alla corrosione che non si ossida facilmente all’aria.
L’arte del maestro Campanella nobilita il vetro mettendo in evidenza tutta la sua naturale luminescenza elemento essenziale che dona colore ed energia alle sue lampade scultura di piccole o grandi dimensioni ormai celebri ed apprezzate in tutto il mondo.
I soggetti a cui da sempre preferisce dare forma lasciandosi trasportare dal suo unico ed inimitabile genio creativo sono quelli marini , camminando infatti nel suo laboratorio ci si imbatte in tartarughe marine, stelle marine, polpi, ricci, cavallucci marini, meduse, coralli tutti splendenti e variopinti grazie all’associazione del vetro colorato alle fonti di luce abbinati come solo lui riesce a fare conferendo loro un’impalpabile magia attraverso un artigianato in evoluzione che mette evidentemente in risalto il suo profondo attaccamento alle città di Polignano a Mare che adora al mare stesso.
Guardandosi attorno si scorgono altri materiali come ad esempio l’ argilla che utilizza durante alcune fasi ben precise di lavorazione piuttosto che certi sassi dal singolare aspetto, piatti, bianchi che adopera per creare essenzialmente i fusti di alcune delle sue lampade da tavolo o da terra.
Osservando continuamente la natura che lo circonda è facile lasciarsi incantare anche da altri elementi come la luna, i fiori, il sole, anche questi ultimi Peppino dopo averli fotografati con la sua mente li rende materia che illumina luoghi lasciando puntualmente tutti a bocca aperti cogliendo meraviglia stupore e grande curiosità in chi le osserva.
L’arte di quest’uomo dagli occhi grandi e buoni incorniciati da un volto segnato dal vento e del sole ha il potere di illuminare i posti che la accolgono ma ancor prima tutti gli animi di coloro che ne restano folgorati.
Sono certamente oggetti di interior design estremamente caratterizzati, originali intrisi di valori e amore per la propria terra.