Una donna su tre sarà oggetto di violenza almeno una
volta nella sua vita e, solo in Italia, muore una donna ogni due giorni per
mano di un uomo. Nel giorno di San Valentino l’Associazione Io Sono Mia ha aderito al One Billion Rising, un flashmob
tenutosi nel pieno centro cittadino, per ribellarsi e urlare contro ogni forma
di violenza e per ricordare al sesso femminile che l’amore non è mai sinonimo
di sottomissione.
Un’iniziativa internazionale che ha visto coinvolta
anche Bitonto. Sulle note di “Break The
Chain” un folto gruppo di donne di ogni età ha ballato in segno di libertà e di
ribellione e in onore della giustizia. Tantissime le associazioni di
volontariato, le scuole e le società sportive che vi hanno preso parte
attivamente.
Conclusa la danza si è proceduto con la lettura di testimonianze
forti di donne costrette a subire le percosse e i soprusi degli uomini da cui
credevano di essere amate, di donne che hanno avuto la possibilità, con
coraggio, di liberarsi dalla condizione di schiave e sottomesse e di ricominciare,
ma anche memorie di chi non ce l’ha fatta, delle più sfortunate ferite a morte
dalla brutalità dei propri compagni e mariti. Il carattere internazionale della
manifestazione si è avvertito nella lettura di una testimonianza da parte di un
ragazzo iracheno, facente parte dello Sportello Integra di Bitonto, che ha
riportato la triste condizione femminile delle donne irachene, date spose dalle
proprie famiglie quando ancora adolescenti e a uomini sconosciuti.
La presenza del servizio
di interpretariato L.I.S. di Bitonto ha fatto in modo che il messaggio giungesse
anche ai non udenti, col risultato di una platea commossa, composta da donne,
ma anche da molti uomini, il cui supporto è indispensabile per far sì che le
cose cambino.
Dopo i doverosi ringraziamenti alle associazioni e alle
scuole che vi hanno aderito e al Comune
di Bitonto che ha patrocinato l’evento, la chiusura è stata dedicata all’artistaAlessandra Cotugno, giovane cantante
bitontina, che ha riproposto la versione italiana di “Break The Chain”, “Spezzare
le catene”, mentre le donne presenti hanno ripreso a danzare.