Anche in Puglia è stata accertata la presenza della variante indiana, isolati i primi due casi in Salento. Lo ha comunicato, ieri, l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco. Ma non è la sola variante del Coronavirus che sta circolando in Puglia, dopo il riscontro di quella brasiliana in questi ultimi giorni e di quella inglese durante questo inverno.
Questo aggrava il quadro epidemiologico, con percentuali maggiori di contagio e morte tra “I pazienti più giovani -come ha spiegato Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari-, fragili per la presenza di patologie che facilitano il virus e non ancora vaccinati”.
È stata accertata, però, l’efficacia di tutti i vaccini contro le varianti del virus. Ecco perché la Regione Puglia sta premendo sull’accelerazione della campagna vaccinale. Arriverà, fortunatamente quest’oggi, un altro carico di Pfizer e sarà così ogni mercoledì. Per AstraZeneca, invece, la Regione attende un carico importante a fine maggio e l’ok da parte dell’Ema anche per il vaccino tedesco a Rna messaggero, Curevac.
Intanto, si continua a sensibilizzare tutte le categorie alla vaccinazione, anche favorendo l’utilizzo massiccio dei drive trough. La Regione Puglia intende così scongiurare la possibilità che l’arrivo dell’estate, le vacanze e il naturale calo dei contagi, allontani la gente dalla somministrazione del vaccino anticovid. Tra i 60 e i 79 anni, infatti, non si sta verificando – già da adesso – una corsa al vaccino e man mano che si scende con gli anni, la resistenza aumenta. Per i più giovani l’incentivo alla vaccinazione sarà dato dal green pass europeo: “Se lo spostamento tra Paesi verrà regolato dallo status vaccinale – ha spiegato l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco – credo che i giovani saranno incentivati a vaccinarsi, perché si muovono molto”. Al momento, in Puglia risultano vaccinate con la prima dose il 16,6% della popolazione e con la seconda l’8%. Il cronoprogramma vaccinale, contenuto in una circolare firmata dall’assessore e dal direttore del dipartimento salute, Vito Montanaro, prevede proprio il completamento delle somministrazioni per over80 e fragili, soprattutto per chi attende ancora di essere vaccinato a domicilio. I distretti socio sanitari delle Asl dovranno, per questo, provvedere alla distribuzione degli elenchi delle persone non ancora vaccinate, affinché i medici di medicina generale provvedano alla chiamata attiva. Gli stessi distretti dovranno individuare i medici che non hanno ancora provveduto al ritiro delle dosi di vaccino, segnalando chi non è ancora operativo. I centri specialistici dovranno assicurare il completamento della prima dose per tutte le persone estremamente vulnerabili e dei loro cargiver e di entrambi i genitori per i minori fragili. Stessa cosa per chi soffre di malattie rare o disabilità grave. In questo contesto prosegue la campagna vaccinale delle persone d’età compresa tra i 79 e i 70 anni e per chi ha età tra 69 e 60: per i primi la percentuale da raggiungere sarà l’85%, per i secondi la copertura del 75%. Si prevede che per tutte queste categorie si completi la somministrazione della prima dose entro il 15 maggio tranne che per chi ha età tra i 69 e i 60 per cui la data fissata è il 31 maggio. In ultimo, dovranno essere garantite le seconde somministrazioni per operatori scolastici e forze dell’ordine. A giugno, dopo aver raggiunto la copertura ottimale, partirà la vaccinazione supportata dalle aziende.