Un uomo spingendo con mano leggera una porticina di legno, entra in un’ambientazione campestre dove incontra strani personaggi, ritrovandosi in una surreale realtà. Leggendo prova a chiudere gli occhi della mente e immagina… lungo la strada si srotolerà una bobina.
Un “viaggio onirico” è quello raccontato da Francesco Vigliotti nel suo libro “L’Uomo che raccontava le sue storie dando sempre le spalle alla finestra”, edito da Kataweb e presentato ieri sera in piazza Cavour.
“Centrale, nell’opera, è il tema del viaggio” ha spiegato l’autore, rispondendo alle domande di Lorenzo Scaraggi: “Quando si viaggia si incontrano tante persone, ognuna cn una storia diversa da raccontare, ognuna con le sue contraddizioni. Il mio libro è una specie di diario di viaggio in cui racconto queste storie”.
“Alcune delle storie sono immaginarie – ha poi chiarito – ma altre sono vere, come quella di una donna che, risvegliatasi dopo essere stata travolta dallo tsunami giapponese del 2011, si presenta viva ai parenti increduli, durante la celebrazione del suo funerale”.
La presentazione è stata accompagnata dall’esibizione musicale di Nicola Pastoressa e Valentina Scigliuto e da una performance teatrale dell’autore dal titolo “Il viaggio, tra teatro e realtà”, ispirata ad autori come Pirandello e De Filippo.
“Uno spettacolo in itinere che, esattamente come un viaggio, si arricchirà in ogni sua tappa – ha concluso Vigliotti – Ho scelto Bitonto come prima tappa del mio spettacolo perché è la città dove sono nato e cresciuto, la città dove voglio vivere. Ed è qui che starò, finchè non ripartirò”.