«Perchè mai non avrei dovuto nominare Pasquale Castellano come una delle due figure part – time dello staff del sindaco? È l’unico che aveva i requisiti richiesti espressamente dal bando».
È ancora polemica sugli ultimi arrivi a Palazzo Gentile, in modo particolare sulla decisione di Michele Abbaticchio di scegliere Pasquale Castellano (insieme ad Angelica Pasculli) come collaboratore per la conoscenza in materia di euro progettazione e programmazione di interventi finanziati con fondi dell’Unione europea e attitudine a rapporti con gli organismi economici e strutture politiche del territorio.
Ad alimentare le polemiche questa volta è direttamente il primo cittadino che, dopo vari giorni di silenzio e di attacchi, decide di dire la sua. Non risparmiandosi. «Il provvedimento di individuazione della figura dello staff del Sindaco è un atto di nomina fiduciaria per legge (so che quando parlo di legittimità qualcuno si sente attaccato, ma pazienza). Nel rispetto di questa legge e, unitamente, nel rispetto della piena trasparenza è stato pubblicato un avviso che indicava due requisiti oggettivi per la ricerca di questa figura», principia Abbaticchio, che poi prosegue.«Quindi tutti i partecipanti sono stati messi in condizione di conoscere cosa cercavo per l’ammissione alla mia valutazione. Non si tratta, oggettivamente, di requisiti che avrebbero potuto essere in possesso di sole poche persone (semplice conoscenza della progettazione comunitaria e esperienze con organi politici).
Ciononostante tutti i partecipanti, meno uno (Castellano, appunto) non hanno presentato curriculum vitae riportante entrambi i requisiti».
La nomina dell’ex capofila della lista civica “Per un cambio generazionale vero”, allora, sarebbe più che legittima, sottolinea il sindaco. Che prosegue: «In questi giorni ho letto e sentito tanti commenti e polemiche sulla vicenda(anche quella del nostro direttore nella giornata di mercoledì http://www.dabitonto.com/politica/r/il-commento-palazzo-gentile-il-ritorno-del-sardo-intuitu-personae/2237.htm, ndr) e soltanto dopo averle ascoltate ho deciso di intervenire». Con due precise richieste e domande «alle quali spero che tutti quelli che hanno polemizzato possano rispondere», ringhia Abbaticchio: «In questo caso (unico curriculum a rispondere al bando, ndr)quell’uno (Castellano, ndr) ha il diritto di essere nominato o no?
O lo status di mio sostenitore politico gli nega questo diritto?».
Poi la chiusura. «Il fatto che sia stato l’unico candidato con quei requisiti a candidarsi ha anche evitato che io usassi l’intuitu personae, cosa che non ho fatto neanche con Angelica Pasculli, perché mi sono avvalso dei criteri dell’esperienza formativa e della giovane età, così come riportato sul bando».