Se
ne sente spesso parlare, ma pochi li conoscono a fondo e li utilizzano.
Eppure
i fondi comunitari offrono opportunità di sviluppo.
Ad assicurarlo il sindaco Michele
Abbaticchio nel corso del Seminario “Sostegno alle imprese: avvio, crescita e
sviluppo – Agevolazioni
e strumenti finanziari per le Piccole e Medie imprese”, tenutosi ieri nella
Sala degli Specchi del Comune.
Promotore
dell’evento, il consorzio d’imprese Artemide che, dal 1995, si occupa di
promuovere e favorire lo sviluppo economico e imprenditoriale del territorio
locale, attraverso informazioni e consulenze ad aziende ed enti pubblici.
Alla
presenza del sindaco e dell’assessore alle politiche giovanili Domenico Nacci,
tre esperti hanno illustrato i possibili finanziamenti e le relative modalità
d’accesso.
Per
coloro che si apprestano ad avviare un’attività, il dott. Roberto Fuzio,
responsabile del settore agevolazioni finanziarie, ha evidenziato tre
principali opportunità.
«Per
il lavoro autonomo, le ditte individuali o i professionisti possono accedere ad
un credito di 25 mila euro, a cui vanno ad aggiungersi circa 5 mila euro per
spese di funzionamento per il primo anno. Questi soldi vengono dati a metà a
fondo perduto e a metà con un mutuo di 5 anni con un tasso di interesse molto
basso. La somma sale a 129 mila euro più 30 mila per il primo anno per le
micro-imprese, società di persone (s.n.c. e s.a.s.), già costituite ma inattive».
La
Regione, invece, finanzia a fondo perduto il 50% della spesa necessaria per lo
start-up di società composte per metà dai soggetti svantaggiati stabiliti dalla
normativa comunitaria, ossia da donne maggiorenni, inoccupati e disoccupati.
Le misure regionali “titolo secondo 6.1.4”
(per aziende manufatteriere e di servizi) e “6.1.9” (per aziende turistiche)
permettono poi finanziamenti anche alle imprese già operative che devono
sostenere spese per investimenti necessari alla loro crescita.
Il
progetto, che non può prevedere costi superiori ai 600 mila euro per le
micro-imprese e al milione di euro per le piccole imprese, deve essere presentato
ad una banca convenzionata con la Regione Puglia. Se la banca valuta
positivamente il progetto, si presenta richiesta alla Regione che eroga
contributi pari al 30-35% per le manifatturiere, e al 40-44% a fondo perduto
per le turistico-ricettive, del valore del finanziamento richiesto alla banca.
Le
piccole aziende con almeno 15 dipendenti e fatturato medio di 2,5 milioni di
euro negli ultimi 3 anni, possono richiedere, inoltre, un pacchetto di
investimenti per 1-20 milioni.
Il
dott. Arturo Santanelli, da consulente corporate, si occupa di supportare le
aziende nella pianificazione finanziaria e permette loro di affrontare la crisi
nel migliore dei mondi.
«Molto
spesso non si prende in considerazione il finanziamento fornitori. Il grossista
offre sconti anche del 5% per un incasso cash. Le aziende potrebbero attuare
questo richiedendo agli istituti bancari un anticipo fornitori o finanziamenti
a medio-lungo termine.
Interessanti
sono anche i “Fondi garanzia” che consentono l’ottenimento di una garanzia
all’80% su crediti a medio-lungo ottenuti dalle banche o dai Cofidi».
Ma
il problema dell’accesso al credito rimane costante.
Di questo si occupa,
quindi, il dott. Claudio Battisti, consulente di finanza ordinaria, che, oltre
a discutere con le aziende per poter migliorare il loro rating bancario,
dialoga con tutte le banche del sistema per trovare l’istituto di credito più
adatto alle esigenze dell’azienda.