“Collaborazione, partecipazione e cittadinanza attiva”. Sono queste, secondo il commissario della Polizia di Stato Giorgio Oliva, le chiavi per una buona azione di contrasto all’illegalità da parte delle Forze dell’ordine.
Se ne è discusso ieri in un incontro tra i rappresentanti delle forze dell’ordine, agricoltori e imprenditori, sul tema dei furti nelle campagne, fenomeno che, ogni anno, comporta ingenti perdite economiche, specialmente nel periodo in corso, la stagione olivicola.
“E’ necessario fare rete, aiutare le forze dell’ordine anche con una semplice segnalazione anonima, del tutto gratuita. Il territorio è molto vasto e questo comporta notevole difficoltà di controllo e perlustrazione. Per questo motivo è necessario fare rete tra noi e voi” spiega Oliva, che nota con soddisfazione come, negli ultimi tempi, le denunce siano aumentate sia da parte dei singoli, che dei consorzi.
“Segnalate qualsiasi cosa insolita, come una macchina o delle persone sospette. Sfruttateci, chiamateci anche tre o quattro volte. Non facendo gli eroi, ma nascondendosi e telefonandoci. Noi della polizia sollecitiamo di frequente i nostri agenti ad ascoltare i problemi delle persone. Può capitare di trovarvi di fronte ad un operatore che non vi risponde come dovrebbe, disinteressato ad ascoltarvi. Ma sappiate che le telefonate sono registrate e simili episodi vengono poi sanzionati” continua il commissario, sottolineando l’utilità della denuncia o della semplice segnalazione: “Anche se, purtroppo, le denunce non sempre servono ad evitare il crimine, a riavere quel che è stato sottratto, nonostante qualche volta riusciamo nell’intento, sono utili a fini statistici perché consentono di analizzare il fenomeno e di studiare strategie di contrasto utili ad intervenire in tempo in futuro. Siamo una grande macchina in grado di contrastare ogni tipo di fenomeno illecito. Ma questa macchina funziona solo se viene accesa da un telecomando. Voi siete quel telecomando, con le vostre denunce. Anche a noi spesso viene lo sconforto quando la nostra azione viene vanificata da leggi troppo garantiste, avvocati sempre più forti, magistrati talvolta più garantisti degli avvocati. Ma tutti insieme possiamo fare molto. Anche il semplice controllo contribuisce a far sentire braccati i delinquenti. Noi siamo in pochi, ma voi siete 60mila”.
E sulle strategie utilizzate dalle forze dell’ordine evidenzia come si sia deciso di controllare i centri di raccolta, non solo in ambito agricolo, come i frantoi, ma anche quelli che raccolgono ferro e metalli vecchi: “Questo significa colpire e spezzare il circuito”.
Sulla stessa lunghezza d’onda i rappresentanti delle altre forze dell’ordine presenti: Carabinieri, Polizia Provinciale e Polizia Municipale, che incitano alla collaborazione, in quanto le forze dell’ordine non possono essere sempre presenti in tutto il territorio.
Se la prende con la normativa insufficiente anche Luigi Nigro, della Federazione Provinciale Coldiretti Bari, secondo cui forze dell’ordine e associazioni di categoria devono coinvolgere istituzioni e politica: “Gli agricoltori stanno soffrendo. Ognuno di noi faccia la propria parte”.
Presenti anche rappresentanti della politica bitontina, come l’assessore alla Polizia Municipale, Domenico Incantalupo, il delegato sindaco di Mariotto Francesco Rutigliano, e il consigliere del Pd Gaetano De Palma.
“Prese singolarmente le forze dell’ordine hanno poche unità. Ma insieme possono fare molto. Più volte abbiamo sollecitato maggior so operazione tra istituzioni e forze dell’ordine. Sin dalla visita a Bitonto del viceministro dell’Interno Filippo Bubbico” ricorda De Palma, che invita alla collaborazione dei cittadini anche nelle frazioni, dove è più difficile, rispetto a Bitonto, intervenire in tempo.