Il governatore della Puglia Michele Emiliano ha emanato una nuova ordinanza, ieri sera e poco prima della mezzanotte, dopo che i giudici del Tar avevano bocciato, su ricorso del Codacons Lecce, il provvedimento preso lo scorso fine settimana che prevedeva fino al 5 marzo la didattica digitale integrata per le scuole di ogni ordine e grado.
Con la nuova ordinanza valida da oggi fino al 14 marzo, il governatore pugliese ha corretto il tiro.
Le scuole di ogni ordine e grado e i CPIA “adotteranno forme flessibili dell’attività didattica in modo che il 100% delle attività scolastiche sia svolto in modalità digitale integrata (DDI), riservando l’attività didattica in presenza agli alunni per l’uso di laboratori qualora sia previsto dall’ordinamento o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata”.
Fin qui, non si legge nulla di diverso dalla precedente ordinanza.
Le scuole dell’infanzia, del ciclo primario e i Cpia “ammettono in presenza tutti gli alunni che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata”.
Cade, perciò, il limite del 50% della capienza massima di ogni singola classe o sezione da rispettare nella decisione autonoma delle scuole di ammettere in presenza alunni che, per ragioni non diversamente affrontabili, non avessero la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata.
Diverso discorso vale per le scuole secondarie di secondo grado che “ammettono in presenza -come si legge nella nuova ordinanza- tutti gli studenti che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata, nel limite del 50% della popolazione scolastica, possibilmente per ogni singola classe”.
“I dipartimenti di prevenzione delle AA.SS.LL. attuano l’allegato Piano Vaccinale degli operatori scolastici entro la data di scadenza della presente ordinanza e comunicano al Dipartimento della Salute della Regione Puglia e all’Ufficio Scolastico regionale il grado di copertura vaccinale raggiunto, affinché i singoli Istituti scolastici, per disposizione del Dirigente scolastico, possano ritornare all’attività didattica in presenza, una volta completate le vaccinazioni dei rispettivi operatori scolastici che ne abbiano fatto richiesta”.
Questo è uno degli ultimi punti presenti nella nuova ordinanza di Emiliano che risponde a quanto disposto dai giudici del Tar, che hanno ieri bloccato il precedente provvedimento del governatore per le seguenti ipotesi:
1. che la esecuzione della campagna vaccinale della scuola sarebbe sarà più lunga del periodo di vigenza della ordinanza stessa;
2. che per tale motivo si deve ritenere che la ordinanza stessa sarà inevitabilmente prorogata;
3. che tale eventuale proroga sacrificherebbe troppo a lungo il diritto alla didattica in presenza degli studenti introducendo – per la ammissione alla didattica in presenza per ragioni familiari non diversamente affrontabili – un limite di presenza massima del 50% in ogni classe troppo restrittivo.