I
tasselli sono tutti al loro posto.
Il
rimpasto è servito, ed è soltanto questione di giorni.
I nomi
(quelli che questa testata continua a fare da un paio di settimane)
sono confermati. Sia in uscita che in entrata.
Fuori
Vito Masciale (per carità non è stato cacciato, ma è diventato
presidente dell’istituto Maria Cristina di Savoia) e Domenico Nacci,
l’unico assessore non supportato da nessun partito, dopo il
burrascoso addio da Italia dei valori.
Il
primo lascia – in realtà lo ha già fatto dal 5 marzo – le deleghe
di Pubblica istruzione e Servizio civile, il giovane commercialista
quelle di Sport, Politiche giovanili, Affari generali, Innovazione
tecnologica.
Dentro,
invece, Giuseppe Fioriello che, secondo quanto riporta la Gazzetta
del Mezzogiorno
di sabato,dovrebbe
diventare titolare ai Servizi demografici e cimiteriali, Politiche
dell’orientamento al lavoro, Rapporto fra Consiglio, commissioni e
giunta.
Per
l’attuale esponente di Italia dei valori (a proposito, al suo posto
in Consiglio siederà Francesco Pafetta), allora, tre incarichi nuovi
di zecca e uno, quello delle Politiche all’orientamento al lavoro,
che “scipperà” a Mangini. Oltre che la testa dello stesso Nacci,
con i quali i rapporti non sono mai stati idilliaci.
Il
posto di Masciale, invece, sarà preso da Nico Parisi, architetto e
professore, ed espressamente indicato dalla lista “Giovani con
Michele Abbaticchio”, l’unica – evidentemente – che sarebbe
rimasta senza rappresentanti in giunta con l’uscita di scena proprio
di Masciale.
Prenderà
dal sindaco la delega all’Urbanistica. Scelta questa che fa sorridere
molti addetti ai lavori (oltre che alcuni partiti di maggioranza),
che a più riprese avevano chiesto l’affidamento di un incarico così
importante e delicato a un tecnico. Abbaticchio, però, dovrebbe
tenere per sé l’assessorato allo Sport.
Il
vicesindaco Rosa Calò, infine, aggiungerà alle sue cariche
(Politiche per il territorio, Mobilità sostenibile, Pari
opportunità, Personale) quelle di Pubblica istruzione e Servizio
civile.