Da quando ha fatto il suo debutto, Bianca Guaccero ne ha fatta di strada. Ha recitato in film a fianco di grandi attori, ha condotto programmi televisivi, persino il Festival di Sanremo, ha cantato, è stata conduttrice radiofonica e ha recentemente scritto un libro autobiografico. La sempre in ascesa carriera di Bianca la conosciamo tutti.
Qui, in questa sede, vogliamo però ricordare il suo esordio, nel lontano 1999, sul grande schermo. Un punto di partenza che le ha aperto grandi opportunità.
Aveva appena diciassette anni quando, venuta a conoscenza, tramite la madre di un annuncio sul giornale, partecipò ai provini per un film. Cercavano una ragazza bella, bruna e dall’aspetto selvaggio. Quello che non sapeva è che il ruolo a cui si candidava non era quello di un personaggio minore, ma della protagonista del film. Un film che ebbe un cast di tutto riguardo: da Raoul Bova a Giancarlo Giannini, che ritornavano insieme dopo il bel “Palermo – Milano: solo andata”, da Michele Placido a Francesco Paolantoni. Vi è persino a Peppino Di Capri, che interpretò sè stesso, suonando e cantando la sua “Champagne” durante una festa interrotta da una sparatoria che provoca la sua morte. C’è anche Burt Young, l’indimenticato Paulie della saga di Rocky Balboa, oltre al fratello di Jean Claude Van Damme, Alex.
Il film, diretto da Fabio Segatori e girato tra Puglia e Basilicata, narra le vicende di Francesco, attore lucano trasferitosi ad Hollywood per cercare quella fortuna che la terra bruciata della Lucania non era in grado di dargli. Il funerale dei genitori lo costringe a tornare. Ma quello che il protagonista non sa è che a causare la scomparsa dei genitori non è stato un incidente. I due sono stati uccisi dal boss locale, Macrì. Appena ne viene a conoscenza, la sete di vendetta lo porta a scontrarsi con il criminale e la sua banda, con l’aiuto di Maria, giovane ragazza che lavorava per i genitori di Francesco, a cui era affezionata.
Bianca interpreta proprio lei, la bella e selvaggia Maria che, dopo la resa dei conti, alla fine del film, si unirà al personaggio di Raul Bova.
La presenza di una giovane ragazza bitontina nel film, accanto a Bova, Placido, Giannini e agli altri attori spinse molta gente al cinema, per vedere un film che, nonostante il cast stellare, non può certo dirsi un capolavoro, anzi, parere di chi scrive, tutt’altro (senza nulla togliere al talento della nostra concittadina, ovviamente).
Molta gente si riverso nel Cinema Coviello nei giorni in cui il film fu proiettato. Un successo bitontino che, se non fosse stato per la presenza di Bianca, non avrebbe avuto tanti altri motivi per essere visto sul grande schermo. Parere, ribadiamo, di chi scrive, anche se persino le critiche non sono state tenere.