Le auto nell’atrio di ingresso di Palazzo Gentile? Da una settimana sono soltanto un ricordo. Se non quelle previste dalla legge.
A volerlo è stato direttamente il sindaco Michele Abbaticchio, che qualche giorno fa ha inviato una lettera ai dipendenti comunali operanti nella storica sede di corso Vittorio Emanuele, avvisando loro che non sarebbe stato più possibile parcheggiare le auto all’interno del Comune, in modo particolare lì dove c’è il chiostro.
Le uniche eccezioni, previste a norma di legge, riguardano le auto e i mezzi dei diversamente abili e/o portatori di diverse abilità, e delle forze dell’ordine.
“Palazzo Gentile – spiega il primo cittadino ai nostri taccuini – è uno dei palazzi storici più belli d’Italia, e per lo più è la sede del Comune. L’iniziale tolleranza che ogni amministrazione porta avanti sul discorso del parcheggio nel chiostro per i dipendenti in loco ma anche per i fornitori, non può più essere portata avanti, soprattutto perché la situazione era diventata incontrollabile. Abbiamo deciso di dare una controllata, effettuare controlli molto rigidi, e concedere lo spazio a determinate categorie”.
E la stretta è iniziata una settimana fa.
In realtà, quella di sgombrare l’atrio di ingresso di uno degli immobili più belli della città, è una idea che è già stata lanciata nel 2015. A farlo è stato l’allora consigliere comunale e regionale di Forza Italia Domenico Damascelli, che proprio durante un’assise chiese al sindaco – sempre Abbaticchio – un’ordinanza che vietasse l’ingresso delle auto (clicca qui per articolo https://bit.ly/2NfLrXc).