Dalla segreteria del Partito democratico di Bitonto riceviamo e pubblichiamo.
“Vogliamo esprimere pubblicamente il nostro sconcerto
e la nostra più ferma disapprovazione per le parole
offensive rivolte ieri sui social, quindi in pubblico,
da un privato residente nei riguardi del sindaco
primo cittadino di Bitonto.
Essere primo cittadino di una comunità
significa rappresentarla.
Quelle offese volgari sono dunque rivolte a tutti noi:
dal panettiere all’impiegato, dall’operaio al commerciante.
Ci auguriamo che il responsabile di questo incidente
si ricreda immediatamente e formuli le opportune scuse pubbliche
al sindaco e alla città.
La deriva sociale, nei rapporti civili tra esseri umani
cui stiamo assistendo, non solo a Bitonto, non può avere nella politica,
e men che meno nelle istituzioni,
il proprio capro espiatorio.
Dobbiamo finirla di picconare la scuola, la chiesa, le strutture sanitarie,
gli enti pubblici, parlamento incluso.
Le istituzioni sono l’unico baluardo per difendere i deboli dai soprusi dei potenti.
E se non crediamo che sia così, piuttosto che sfogare la nostra rabbia e frustrazione
sul sindaco, faremmo meglio a metterci una mano sulla coscienza e ricordare a noi stessi
cosa abbiamo fatto e facciamo ogni giorno per rendere il nostro posto
un pochino migliore di come lo abbiamo trovato”.