Via, per una volta, i simboli della Puglia, quelli famosi e ultra fotografati. Spazio, invece, a quei luoghi meno conosciuti, anonimi, a quelle bellezze e stranezze che la nostra regione offre a chi viaggia in auto.
Sono loro, infatti, i veri protagonisti di “Nulla di antico”, il racconto fotografico di Matteo Carnevali, inaugurato lo scorso venerdì alle Officine Culturali.
Ventisei foto prive di titolo, descrizione e di luogo dello scatto.
Una scelta che l’artista romano di origini brindisine spiega così: «Non volevo fissare l’immagine ad una località precisa o ad un momento. I paesaggi, le periferie, accomunano tutta la Puglia. Volevo che ognuno negli scatti vi riconoscesse un luogo diverso».
E così è stato. Tra i curiosi scatti della chiesa murata, del camper-trullo, della cabina telefonica sulla spiaggia, i parecchi visitatori, infatti, vi hanno riconosciuto persino l’assente Bitonto.
Nonostante abbia visitato spessissimo la nostra Puglia, infatti, Matteo Carnevali è alla sua prima volta nella nostra città. La breve visita, però, ha già fatto balzare ai suoi occhi le nostre bellezze e stranezze: la Cattedrale e il suo soccorpo, il centro storico che, a dispetto di quanto succede in altre città, è ancora abitato, ma anche edifici “stile Miami” che sembrano calati dall’alto.
E chissà che presto Bitonto non possa rientrare veramente nelle sue mostre.
Intanto godiamoci “Nulla di antico” che resterà alle Officine Culturali sino al 10 settembre e, cogliendo l’esortazione dell’artista, guardiamoci intorno e osserviamo ciò che ci circonda in modo diverso.